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New Conversations – Vicenza Jazz, che in via del tutto straordinaria si svolgerà in estate, dall’1 luglio, con protagonisti come Brad Mehldau, Gonzalo Rubalcaba, Paolo Fresu.

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olycom - paolo fresu - PAOLO FRESU POSATO - NELLA FOTO IL JAZZISTA POSA ALL' HOTEL VISCONTI PALACE DI ROMA

New Conversations – Vicenza Jazz giunge nel 2021 a un’edizione in qualche modo storica: è la venticinquesima e segna il ritorno dopo la chiusura dovuta alla pandemia. Un anniversario ‘recuperato’ che si svolgerà nel segno di numerose novità. Per la prima volta il festival si terrà in estate, dall’1 al 10 luglio. Molte delle scenografie per i live saranno all’aperto, alcune inedite nella geografia della manifestazione: da Parco Querini al Chiostro di Santa Corona, il Giardino del Teatro Olimpico, il Tempio di San Lorenzo, Palazzo Chiericati, la Basilica Palladiana, Palazzo Leoni Montanari, l’eterno Teatro Olimpico e il Teatro Comunale.

All’interno di una straordinaria varietà di stili, gusti e proposte, immaginate dalla direzione artistica di Riccardo Brazzale, nel programma di Vicenza Jazz 2021 emergono alcuni temi conduttori ben definiti: dal gemellaggio artistico con la Norvegia (con Nils Petter Molvær Rebekka Bakken tra gli altri), allo spazio particolarmente ampio dedicato ai giovani musicisti e agli artisti italiani (tra i quali spicca Paolo Fresu con Petra Magoni). Le presenze di Brad Mehldau, Gonzalo Rubalcaba e Fred Hersch fanno invece emergere la vocazione per il jazz internazionale più prestigioso, lanciando un nuovo percorso di ascolti: quello dedicato ad alcuni dei più importanti pianisti in attività.

Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2021 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz. Acqua Recoaro è sponsor tecnico del festival.

 

NorveJazz

Per le prime quattro giornate del festival, Vicenza sarà un avamposto della scena musicale norvegese.

La Scandinavia è sempre stata una terra ricettiva nei confronti della musica afroamericana, in tutte le sue storiche espressioni, dallo stile classico allo swing, il bop e le sue evoluzioni. La scena locale non ha tardato ad appropriarsi del vocabolario jazzistico e, ormai da diversi decenni, lo ha integrato nella propria sensibilità nordica. Improvvisazione e forme jazzistiche si sono così fuse con sonorità terse e contenuti tematici dalla cantabilità quanto mai idiomatica. E una rigogliosa scena underground prepotentemente votata al modernismo e alla tecnologia sonora si è affiancata al mainstream acustico.

In quattro concerti, sempre al Teatro Comunale, Vicenza Jazz 2021 riuscirà a cogliere tutte queste diverse espressioni, importandole direttamente dalla Norvegia: il trombettista Nils Petter Molvær è l’alfiere di un nu-jazz ad alto tasso tecnologico (1 luglio); il sassofonista Trygve Seim con il suo “Helsinki Song” si dimostra erede dello stile più soave di Jan Garbarek (il 2, in una serata che vedrà svolgersi anche la finale dell’Olimpico Jazz Contest, con i sassofonisti Giovanni Fochesato, Michele Tino, Matteo Zecchi); il gruppo della cantautrice Rebekka Bakken sfoggia delle irresistibili atmosfere rétro (il 3); i Red Kite fanno confluire le esperienze più sperimentali del jazz e il rock anni Settanta in una moderna sintesi progressive jazz (il 4).

 

PianoLand

Come attraversando una dogana degli stili, ci si allontana dai fiordi sonori norvegesi per approdare alla Terra dei pianoforti. Nel concentrato spazio di tre serate, a Vicenza approderanno alcune stelle assolute del piano jazz moderno. Da Cuba arriverà il celeberrimo Gonzalo Rubalcaba (già protagonista di diverse e memorabili apparizioni al festival): questa volta tornerà ad affrontare i ritmi ballabili della sua terra con un gruppo co-diretto assieme alla vocalist Aymée Nuviola (5 luglio, Parco Querini). Il 6 (ancora al Parco Querini) si assisterà a un altro atteso ritorno, quello di Brad Mehldau: dopo la standing ovation ricevuta col suo trio nell’edizione 2016 del festival, ora si esibirà in un piano solo nel quale la sua vena lirica e le penetranti scelte di repertorio raggiungeranno la massima concentrazione e forza di suggestione. Il 7, il Teatro Olimpico ospiterà Fred Hersch, che vanta non pochi motivi di attrazione: è uno dei più sensibili interpreti della sua generazione, uno dei pochi a trasformare il post bop in poesia; è poi il maestro e modello di riferimento di Mehldau; inoltre suonerà con un trio delle meraviglie (con Drew Gress al basso e Joey Baron alla batteria).

 

Elettrico vs acustico

I concerti principali della coda del festival si terranno al Parco Querini e saranno ad alta tensione. Letteralmente, viste le sonorità elettriche che domineranno i live della band di Mark Lettieri, chitarrista di riferimento alla corte degli Snarky Puppy (l’8), e dell’intrigante omaggio alla musica di David Bowie ideato dal trombettista Paolo Fresu, che per l’occasione si presenterà alla guida di una formazione dal cast sorprendente con, tra gli altri, Petra MagoniFilippo Vignato e Christian Meyer (il 9). Un completo cambio di paradigma sonoro si avrà invece con l’evento conclusivo del festival: il quartetto del batterista Antonio Sánchez, una all stars con alcuni dei migliori esponenti della modern tradition statunitense dall’insolito mix strumentale acustico, con i sax di Donny McCaslin Miguel Zenón e il basso di Scott Colley (il 10).

 

Il jazz nel pomeriggio

Nonostante un’edizione dal programma inevitabilmente atipico, Vicenza Jazz non rinuncia a creare un contorno di proposte live particolarmente denso a sostegno dei concerti di prima serata.

Il jazz italiano, con interessanti ‘infiltrazioni’ straniere, troverà ampio spazio nella programmazione pomeridiana. Partendo dal progetto in residence del chitarrista Francesco Zampini (3 maggio, Palazzo Leoni Montanari, in combinata con le celebrazioni dantesche di “Poetry Vicenza”), si proseguirà con il solo della più che promettente violinista Anais Drago (il 3, prima a Palazzo Chiericati e poi alla Basilica Palladiana); il quintetto co-diretto con mano assai esperta dal trombettista Alex Sipiagin e il chitarrista Michele Calgaro, con la partecipazione di Robert Bonisolo (il 3, Chiostro di Santa Corona); i vibranti incroci percussivi del batterista Hamid Drake in duo col vibrafonista Pasquale Mirra (il 4, Giardino del Teatro Olimpico); lo spirito libero e conviviale che scaturisce dall’incontro tra la tromba di Flavio Boltro e i suoi “friends” (il 4, Chiostro di Santa Corona); l’omaggio ai Pink Floyd della cantante Kathya West assieme al pianista Alberto Dipace e il bassista Danilo Gallo (il 5, Palazzo Chiericati); l’incontro del trio Quais des Brumes del clarinettista Federico Benedetti con le eleganti sonorità del quartetto d’archi AMF (il 9, Palazzo Chiericati); l’estatica rilettura di “A Love Supreme” proposta dal sassofonista Gavino Murgia con Fabio Giachino all’organo a canne e le proiezioni fotografiche su tema spirituale di Pino Ninfa (il 10, Tempio di San Lorenzo); l’esplorazione delle musiche del visionario Hermeto Pascoal ad opera del Barga Jazz Ensemble (il 10, Giardino del Teatro Olimpico).

Presenza immancabile al festival è poi l’ampia formazione del Coro e Orchestra di Vicenza che, con la direzione di Giuliano Fracasso, eseguirà la “Missa Criolla” (la mattina del 4, luogo da definire).

Ci saranno inoltre molte altre occasioni di musica e ‘vicine’ alla musica: da quelle legate al cibo (in fondo, il vero legame fra Vicenza e la Norvegia si chiama “baccalà”), a quelle editoriali (con la presentazione della nuova Storia del Jazz edita da Hoepli, con firma copie degli autori), ai film (in concomitanza con l’apertura del “Cinema sotto le Stelle” ai Chiostri di Santa Corona). Numerosi locali, nel rispetto delle regole con cui abbiamo imparato a convivere in quest’ultimo anno e mezzo, riprenderanno a ospitare musica dal vivo, animando ulteriormente le giornate festivaliere.

 

PROGRAMMA

 

  

giovedì 1 luglio

ore 20:30, Teatro Comunale

NILS PETTER MOLVÆR BAND

Nils Petter Molvær (tromba), Jo Berger Myhre (chitarra, basso), Erland Dahlen (batteria)

 

venerdì 2 luglio

ore 18, Chiostro di Santa Corona

ALEX SIPIAGIN & MICHELE CALGARO 5tet

ore 20:30, Teatro Comunale

OLIMPICO JAZZ CONTEST. FINALE

Giovanni Fochesato, Michele Tino, Matteo Zecchi (sassofono)

TRYGVE SEIM

“Helsinki Songs”

Trygve Seim (sax soprano e tenore), Kristjan Randalu (pianoforte), Mats Eilertsen (contrabbasso), Markku Ounaskari (batteria)

sabato 3 luglio

ore 16, Palazzo Chiericati

ore 17:30, Basilica Palladiana

ANAIS DRAGO

“Solitudo”  

Anais Drago (violino)

 

ore 18, Palazzo Leoni Montanari

FRANCESCO ZAMPINI new generation residence

Francesco Zampini (chitarra)

 

ore 20:30, Teatro Comunale

REBEKKA BAKKEN GROUP

Rebekka Bakken (voce), Eirik Knutsen (tastiere), Johan Lindström (chitarra), Johnny Sjo (basso), Rune Arnesen (batteria)

domenica 4 luglio

ore 11, luogo da definire

CORO E ORCHESTRA DI VICENZA

“Missa Criolla”

ore 16, Giardino del Teatro Olimpico

HAMID DRAKE & PASQUALE MIRRA

Pasquale Mirra (vibrafono, marimba, percussioni), Hamid Drake (batteria, percussioni, voce)

ore 18, Chiostro di Santa Corona

FLAVIO BOLTRO & FRIENDS

Flavio Boltro (tromba), Luca Mannutza (pianoforte), Lorenzo Conte (contrabbasso), Andrea Michelutti (batteria)

ore 20:30, Teatro Comunale

RED KITE

lunedì 5 luglio

ore 18 e ore 19, Palazzo Chiericati

WEST – DIPACE – GALLO

“The Last Coat of Pink”

Kathya West (voce), Alberto Dipace (pianoforte), Danilo Gallo (contrabbasso)

ore 20:30, Parco Querini

GONZALO RUBALCABA & AYMÉE NUVIOLA

Gonzalo Rubalcaba (pianoforte, sintetizzatore), Aymée Nuviola (voce),

Yunio Arronte (sax), Cristobal “El Profe” Verdecia (basso), Neiger “Majito” Aguilera (percussioni), Hilario Bell (batteria), Lourdes Nuviola, Alfred Lugo (vocalist)

martedì 6 luglio

ore 20:30, Parco Querini

BRAD MEHLDAU

Brad Mehldau (pianoforte)

mercoledì 7 luglio

ore 20:30, Teatro Olimpico

FRED HERSCH TRIO     

Fred Hersch (pianoforte), Drew Gress (contrabbasso), Joey Baron (batteria)

giovedì 8 luglio

ore 20:30, Parco Querini

MARK LETTIERI BAND     

“Deep: The Baritone Sessions”

Mark Lettieri (chitarra), Daniel Porter (tastiere), Wes Stephenson (basso elettrico), Taron Lockett (batteria)

venerdì 9 luglio

ore 18, Palazzo Chiericati

QUAI DES BRUMES & AMF STRING QUARTET

“Au bord de l’eau”

Federico Benedetti (clarinetto), Tolga During (chitarra acustica), Roberto Bartoli (contrabbasso),

Massimo Mantovani, Pier Claudio Fei (violino), Julie Shepherd (viola), Giacomo Grespan (violoncello)

 

ore 20:30, Parco Querini

PAOLO FRESU

“Heroes”. Omaggio a David Bowie

Paolo Fresu (tromba, flicorno, elettronica), Petra Magoni (voce), Filippo Vignato (trombone, elettronica),

Francesco Diodati (chitarra), Francesco Ponticelli (contrabbasso, basso elettrico), Christian Meyer (batteria)

sabato 10 luglio

ore 17, Tempio di San Lorenzo

GAVINO MURGIA & FABIO GIACHINO

“A Love Supreme”

Gavino Murgia (sax), Fabio Giachino (organo a canne), Pino Ninfa (proiezioni fotografiche)

 

ore 18:30, Giardino del Teatro Olimpico

BARGA JAZZ ENSEMBLE

“Hermetico”

Federica Gennai (voce), Moraldo Marcheschi (sax soprano e tenore, clarinetto), Renzo Cristiano Telloli (sax alto),

Alessandro Rizzardi (sax tenore, clarinetto), Rossano Emili (sax baritono, clarinetto basso), Andrea Pacini (percussioni)

ore 20:30, Parco Querini

ANTONIO SÁNCHEZ SPECIAL QUARTET

with DONNY MCCASLIN, MIGUEL ZÉNON & SCOTT COLLEY

Donny McCaslin (sax), Miguel Zénon (sax), Scott Colley (contrabbasso), Antonio Sánchez (batteria)