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Sagra Umbra dal sacro al profano, la grande chiusura con Beethoven e Mahler

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Dieci giorni di grande musica – come da tradizione – offerta, per così dire, al territorio. La Sagra Musicale Umbra va a concludersi tra il 18 e il 20 settembre con gli appuntamenti di Assisi e di Perugia, dopo aver toccato Bevagna, Foligno, Montefalco, Panicale, Passignano, San Gemini, Torgiano e Umbertide. Un impegno culturale, ma anche organizzativo, di altissimo profilo. Giunta alla settantesima edizione, la Sagra – ha scritto il direttore artistico Alberto Batisti – è risalita “alla fonte più antica della nostra spiritualità espressa in canto e tradotta in musica. Il Libro dei Salmi, il Salterio, è una sorgente inesauribile di poesia e di musica da cui si libra il canto dell’anima. Dalla più remota antichità quel libro non ha cessato di ispirare l’arte dei musicisti e di alimentare le diverse tradizioni letterarie, e non solo nella dimensione religiosa ma in quella più ampia della spiritualità”. Seguendo questo filone, il programma ha tenuto conto della coincidenza con l’ottantesimo compleanno di uno dei massimi interpreti della spiritualità contemporanea in musica, Arvo Pärt. Al grande ottuagenario estone viene reso omaggio il 18 settembre fra gli affreschi di Giotto della Basilica Superiore di Assisi. “Le voci immacolate dei Tallis Scholars – spiega Batisticreeranno un dialogo specialissimo fra la polifonia di Pärt e i grandi maestri del passato. Non c’è bisogno di sottolineare quanto emozionante sarà ascoltare il celebre Miserere di Gregorio Allegri, forse il più leggendario Salmo della storia della musica, nello splendore artistico del tempio di San Francesco”. Ma per la chiusura a Perugia, la Sagra ha scelto di tornare alla musica laica. L’ultimo appuntamento, domenica 20 settembre, è infatti al Teatro Morlacchi. Il concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Juraj Valchuha è il fuoco d’articio finale dell’edizione 2015. “Abbiamo chiesto – sottolinea Batisti – al maestro Valchuha di aprire la serata con l’Ouverture La consacrazione della casa, una luminosa partitura in cui l’ultimo Beethoven dialoga devotamente con la scienza musicale di Bach e di Haendel. In tal senso il cerchio avviato col concerto inaugurale in San Pietro si chiude, per una serata di grande musica che continua col beethoveniano Terzo Concerto per pianoforte e orchestra, e quindi alla maestà del Titano, ovvero la Prima Sinfonia di Gustav Mahler”.

Info: http://www.perugiamusicaclassica.com