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Tra bambole e puttane, il mondo di Vittorino Andreoli in scena al Teatro dell’Orologio

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Due atti unici, mai rappresentati, tratti dall’opera dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli e accomunati dalla tematica sessuale.

Con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, Andreoli ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell’uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l’io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà.
LA BAMBOLA racconta di un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni. Andreoli, profondo conoscitore della mente umana, sviluppa in maniera insolita il tema della violenza contro le donne, indaga nella mente del maschio e racconta cosa avviene nella testa di quest’uomo.

“Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio.”

LA PUTANA ci mette di fronte alle confessioni divertenti, e allo stesso tempo amare, di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano. Con un passato di sofferenza che lei in qualche modo giustifica, accetta con pragmatica rassegnazione l’ineluttabilità del suo destino e del suo “mestiere” che racconta in modo schietto, sincero e con disinvoltura, celando l’amarezza che però in alcuni momenti emerge. Spaccato sociale che ci mostra un mondo che non è lontano come si potrebbe pensare, ma che spesso si preferisce non vedere o tenere nascosto.

Teatro dell’Orologiodal 10 al 15 novembre 2015 (SALA GASSMAN – dal martedì al sabato alle ore 20 e la domenica alle ore 17