Ha l’obiettivo di favorire il dialogo tra diverse culture latine, incrementare la collaborazione artistica transnazionale, e proporre un pluralismo di linguaggi scenici. Sono solo alcuni degli obiettivi che si è proposto di raggiungere il progetto TeatROmania – emersioni sceniche: il festival promosso dall’Accademia di Romania che andrà in scena a Villa Borghese, a Roma, dal 26 al 28 giugno. Ormai alla sua quinta edizione l’evento promuove la drammaturgia contemporanea e offre una panoramica della scena teatrale romena,
tra le realtà indipendenti e la compagnia del Teatro Nazionale di Bucarest. Si parte venerdì 26, con l’attore Ion Caramitru, che insieme al musicista Aurelian-Octav Popa al clarinetto, proporrà lo spettacolo Dor de Eminescu, tratto da testi noti e da alcuni inediti del poeta romantico Mihai Eminescu. Nella seconda giornata, l’attrice Isabella Draghici sarà invece in scena con la performance Tra i silenzi, una meditazione sul cammino iniziatico dell’amore e dell’esistenza umana.
Seguirà Burrnesha, spettacolo-performance, cui il linguaggio teatrale s’intreccia con quello cinematografico sul tema dell’identità di genere, a partire da una realtà socio-culturale in via di estinzione nei Balcani. In scena sarà Maria Stefanache, con la regia di Valbona Xibri. Si chiude con due spettacoli programmati nell’ultimo giorno del Festival: L’ultimo lebbroso di Radu Botar, e Mattatoio di Marco di Stefano; entrambi i lavori portano al centro i problemi e tabù sociali, come il commercio con gli organi o le varie forme di discriminazione ed esclusione sociale, di particolare attualità.
Per informazioni: www.accadromania.it