Edizione numero 16 per il Treviso Comic Book Festival dal 26 al 29 settembre, con un programma che prevede 15 mostre, workshop, conferenze, eventi musicali, 250 autori ospiti, case editrici, tutto nel centro storico della città che vedrà 300 vetrine disegnate dai vari autori.
Tre i luoghi per le esposizioni di punta: “Nel regno delle piccole cose” a Palazzo Giacomelli, sede di Assindustria Venetocentro, ospiterà le opere di Jon McNaught, l’astro nascente del fumetto inglese; Gabriella Giandelli, una delle più importanti fumettiste italiane, alla Fondazione Benetton dove
presenterà il suo nuovo libro “Centottantasei disegni per Repubblica”; l’americana Jen Wang, l’autrice vincitrice del Prix Jeunesse di Angouleme e del premio Eisner nel 2019 col volume “Il Principe e la Sarta” con una personale a Ca’ dei Ricchi.
A Palazzo Robegan le mostre dell’americano Jason Howard, matita per sceneggiatori come Robert Kirkman (The Walking Dead) e Warren Ellis, con la novità “Cemetery Beach”; dell’italiano Thomas Campi; di Giorgia Marras col fumetto dedicato a Elisabetta d’Austria e infine le tavole dedicate all’infanzia di Noemi Vola e Andrea Antinori.
Nelle varie gallerie d’arte della città esposti i lavori dell’illustratrice francese Cecile Dormeau, col suo lavoro che esplora il corpo femminile abbattendo cliché e stereotipi di genere, e quelli della svedese Sara Andreasson, altra artista vicina al femminismo. Poi l’ironica e irriverente autrice tedesca Nadine Redlich, le magiche opere a pastello del canadese Matt Forsythe e gli “Incantesimi dal futuro” della londinese Sophy Hollington. Nei locali pubblici e negozi illustrazioni e tavole a fumetto degli autori come la collettiva di ispirazione dark, horror e underground “True Underground Manga” dei giapponesi Tetsunori Tawaraya e Daisuke Ichiba con l’italiano David Genchi. Tra i relatori il bonelliano Matteo Cremona che
con Luca Genovese e Carmine di Giandomenico tratteranno del passaggio del fumetto “Dall’edicola alla libreria”. Tra i 9 workshop quello del disegnatore americano Jason Howard e quello di sceneggiatura con Lorenzo Palloni.