Domenica 8 settembre in scena al XIX Festival Pergolesi Spontini artisti di fama internazionale e inedite proposte, con tre nuovi appuntamenti.
Alle ore 11, presso l’azienda agricola Pievalta di Maiolati Spontini, si terrà il primo di tre concerti dal titolo “Wine opera”, tra le arie d’opera che evocano Amore, gustando i sapori ed i profumi del luogo. Al pianoforte Marta Tacconi, le voci sono dei soprani Linwei Guo, Joanna Lewinska e Anastasia Petrova, e del baritono Luca Giorgini. Al termine del concerto visita guidata della cantina e degustazione di Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C., in collaborazione con Istituto Marchigiano di Tutela Vini. L’evento è promosso da Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali, con il sostegno di Unione Europea, Stato Italiano, Regione Marche, Leader, GAL Colli Esini – San Vicino. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento disponibilità (posti limitati – si consiglia la prenotazione). Gli altri concerti “Wine opera” si terranno il 15 settembre presso Vignamato a San Paolo di Jesi con arie d’opera sul tema Gelosia e il 22 settembre presso Colonnara a Cupramontana intorno al tema della ‘Frivolezza’.
Alle ore 17,30 in Piazza delle Monachette a Jesi si terrà un evento dedicato alle famiglie e ad un pubblico di giovani e giovanissimi, il “Concert Jouet. Concerto semiserio per voce e violoncello”, ispirato al mondo del clown, tra musica e fisicità, in un susseguirsi di gags, lazzi e bon mot. Con la voce di Paola Lombardo, il violoncello di Paola Torsi, la regia di Luisella Tamietto (consulenza artistica e scenica di Nicola Muntoni), prende vita uno spettacolo nel quale non si sa mai quale possa essere la prossima mossa, il prossimo lazzo, la prossima nota
La proposta di virtuosismo classico del Festival vede in serata (ore 21) la presenza a Jesi, in Piazza delle Monachette, di due musicisti di fama mondiale: il pianista iraniano Ramin Bahrami, tra i maggiori interpreti bachiani viventi, considerato dalla critica «un mago del suono, un poeta della tastiera», ed il flautista Massimo Mercelli, per cui hanno scritto compositori come Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Morricone, Sollima. “Bach Sanssouci”, questo il titolo del concerto, è una raccolta di sofisticati brani di Johann Sebastian Bach e Carl Philipp Emanuel Bach, tutti suonati con pianoforte e flauto, autentici strumenti del mestiere dei due musicisti. “Sanssouci” è il luogo dell’anima di Federico II Re di Prussia, il suo Castello a Postdam dove coltivava l’amore per l’arte. Abile flautista dilettante qual era, accolse il 7 maggio del 1747 Johann Sebastian Bach, al quale chiese di suonare tutti gli strumenti della sua collezione. Bach accettò, non senza aver prima chiesto un tema di fuga sul quale improvvisare. Da qui nacque Musikalische Opfer, composto al rientro a Lipsia sul “Thema Regium”, opera che dedicò appunto a Federico II. Da qui il legame della famiglia Bach con il Castello di Sanssouci, dove per lungo tempo il secondo e più famoso dei venti figli di Johann Sebastian, Carl Philipp Emanuel, lavorò come compositore e clavicembalista di cappella.