Dopo due anni dal suo ultimo libro, il 26 novembre esce in libreria, per D Editore, il nuovo romanzo di Giovanni Lucchese, ‘La sete’ in cui l’autore esplora il limite fra sessualità, disprezzo e realtà quotidiana. Giovanni Lucchese ambienta nella sua città, Roma, un thriller ad alto contenuto erotico, nel quale ogni parola viene detta e ogni perversione viene esplorata. La ‘città eterna’ appare cupa e crudele, con i due protagonisti, Lui e Lei, che compiono vere e proprie vessazioni per sopportare la noia della
quotidianità. È così che, in un mondo senza sogni né eroi, la ricerca
del piacere fisico può diventare una strategia di sopravvivenza, anche
a costo di fare del male a qualcuno.
I personaggi possono apparire ‘cattivi’, ma la loro vera natura non
tarda a rivelarsi. La sete può così dare al lettore gli strumenti per
comprendere gesti all’apparenza incomprensibili, con un linguaggio
talvolta estremo che sembra respingere ma che, in realtà, è
vicinissimo. ‘La sete’ è un’espressione di rabbia pura, un urlo di
terrore in cui vengono esplorati i sentimenti più oscuri e scabrosi
dell’animo umano.
Lui è un uomo depresso, stanco, ossessionato da una voglia di sesso
che lo porta a collezionare numerosi incontri con altri uomini, nelle
vesti di dominatore. Lei è una donna ricca e annoiata che usa il suo
disprezzo verso il mondo come un’arma. I loro destini si incrociano, a
loro insaputa, in modo inesorabile: la morte di un uomo cambierà la
loro vita per sempre.