Tina ha ventisette anni, ma ne dimostra sessanta. È una donna comune, colpita dal destino, ma non si arrenderà mai. Ha individuato il tempo a sua disposizione come risorsa-energia-fortuna- possibilità e se n’è impadronita produttivamente: lo ha conquistato. Ad un certo punto della sua vita, sollecitata da un evento, decide di affrontare e concludere molte delle faccende ordinarie e straordinarie, delle aspirazioni e passioni che ha sopportato, aspettato o rimandato per molto tempo. Siano esse familiari, d’amore, di lavoro o di divertimento, vanno affrontate adesso. Il tempo stringe.
Come il pirandelliano protagonista de L’uomo dal fiore in bocca si rifugia nell’ immaginazione, così Tina si rifugia nella grande medicina che è la fantasia, pur non perdendo mai di vista il concreto.
Lunetta Savino, attrice prismatica, è la giovane Tina, invecchiata per una rara patologia, che dimostra ai personaggi cui si rivolge che gli eventi tristi spesso hanno un’altra chiave di lettura: quella buffa. Nonostante si passi continuamente dalla casa alle scale del palazzo, dalla strada a uno studio medico, lo spazio scenico praticato resta stretto e circoscritto come la vita di Tina, ma qualcosa lo rende ampio come la sua anima.
La giovane donna si rifugia nella accelerata (e per questo buffa) voglia di concretizzare i suoi progetti. E in ultimo decidere anche la propria sorte. La vita è preziosa, ma per qualcuno talvolta diventa preziosa anche la morte.
Lunetta Savino al Piccolo Eliseo con “Non farmi perdere tempo”, tragedia per donna destinata alle lacrime
Piccolo Eliseo
Da giovedì 28 novembre a domenica 8 dicembre 2019