“Onorevole e antico cittadino di Firenze” è la mostra che il Museo Nazionale del Bargello dall’11 maggio fino all’8 agosto dedica alla ricostruzione del rapporto tra
Dante e Firenze: dagli anni immediatamente successivi alla morte del poeta fino agli anni Cinquanta del Trecento, presentandone gli attori, le iniziative, i luoghi e i temi.
L’esposizione, curata da Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis, professori dell’Università di Firenze, nasce nell’ambito di una collaborazione istituzionale sottoscritta tra i Musei del Bargello e alcuni dipartimenti dell’Ateneo fiorentino col patrocinio del Comitato Nazionale Celebrazioni 700° anniversario della morte di Dante
Alighieri e del Comitato ‘700 Dante’ coordinato dal Comune di Firenze. La mostra – articolata in sei sezioni – vedrà esposti oltre cinquanta tra manoscritti e opere d’arte provenienti da biblioteche, archivi e musei di assoluto prestigio internazionale, e presenterà le tappe e i protagonisti della ricostruzione postuma del rapporto tra Firenze, l’Alighieri e la sua opera, nel secondo quarto del Trecento. Si tratta
di copisti, miniatori, commentatori, lettori, volgarizzatori, le cui vicende professionali e umane si intrecciano fittamente, restituendo l’immagine di una città che sembra trasformarsi in uno scriptorium diffuso, al centro del quale campeggia la Commedia.