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“Partigiana – Ma l’amore no” di Melania Fiore dopo 100 repliche torna al Teatro Marconi

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Dopo circa 100 repliche all’attivo e più di 8000 spettatori, torna in scena nell’ambito del Marconi Teatro Festival, sabato 24 luglio (ore 21), “PARTIGIANA- Ma l’amore no”, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Melania Fiore.

Nessuno è più veloce di Lina con la bicicletta. E’ il suo strumento di libertà. In una Roma oppressa dal regime fascista, impaurita e indebolita dalla guerra, questa ragazza pare avere le ali ai piedi. Si, perché il pensiero non lo puoi mica rinchiudere; non lo puoi mica tenere in gabbia. Niente è più grande della forza del pensiero. Poche settimane prima della Liberazione di Roma, Lina, staffetta partigiana del quartiere romano Testaccio, viene fermata e arrestata mentre sta volando dall’uomo che ama: vuole dargli una notizia, che da tempo aspettavano, e che sta prendendo forma dentro di lei.

Lina è una ragazza particolare. Odia i fronzoli, le piace parlar chiaro. Ama la vita, la sua città. Ha soltanto diciassette anni, ma sa bene ciò che vuole. E’  sfrontata, passionale, impulsiva, incosciente. Lina ha la testa dura. Non molla. Chiude gli occhi e sogna. Sogna di stringere tra le braccia il suo uomo e il loro bambino e di correre con loro, in bicicletta, nel vento. Improvvisamente lo vede davvero. Lui è lì davanti a lei. La vita di Lina si è fermata quel 4 maggio 1944, in quell’attimo preciso che è diventato eterno, portandosi dietro quello scrigno di segreti e di sogni che non ha mai realizzato, un mondo magico e reale insieme, dove rivive la sua giovinezza, la vita dl quartiere, i suoi studi, gli ideali, gli amici e le amiche del rione, un mondo di affetti intenso e mai dimenticato che rivivono in lei e sono parte della sua pelle, della sua storia.

Uno spettacolo dove il Sogno si fonde con il Reale, il Buio compete con la Luce, una donna in carne e ossa lotta contro i suoi fantasmi, giocando. E tutto questo per Esistere. O forse Resistere. Uno spettacolo che sorprende.

“PARTIGIANA Ma l’amore no” ha vinto, inoltre,  il prestigioso premio Alla Cultura “Come Barbara” 2014, conferito dalla città di Rieti e dalla Sabina Universitas in quanto “alta testimonianza artistica di Teatro civile e dei valori della Libertà” e ha vinto il bando di residenza del Teatro Kopò di Roma dove è andato in scena nel 2019