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Renzi legge Majakovskij al Saloncino della Pergola

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Andrea Renzi al Saloncino della Pergola il 14 aprile restituisce pensieri e allucinazioni che si inseguono in una sorta di “flusso di coscienza”, in un rimescolarsi di sensazioni ed emozioni, tratte dai versi del grande Vladimir Majakovskij. Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij è una requisitoria poetica incentrata, in particolar modo, sui testi del poemetto La Nuvola in Calzoni. Dalla tribuna di un piccolo tavolino, sullo sfondo un cielo stellato, Andrea Renzi ingaggia un corpo a corpo con i temi universali dell’amore, della religione, della poesia e della rivoluzione, realizzando un insuperabile e innovativo manifesto della concezione poetica di Majakovskij.

“Armato dei suoi versi e di una Smith and Wesson a canna corta”, chiarisce Renzi, “in una immaginaria conferenza cosmica e pirotecnica, il grande poeta russo Vladimir Majakovskij si presenta in tutta la sua smisurata, tenera e trascinante vitalità. In un montaggio scandito dallo sparo suicida, giungono fino a noi le gemme verbali, le burle immaginifiche, i concitati paradossi, gli amori disperati e carnali e le profetiche visioni di questo gigante del secolo scorso. Forse, nani quali siamo, faremmo bene a metterci sulle sue spalle”.

Il ritmo dello spettacolo resta sempre teso e sostenuto fino allo stremo dell’interprete (un Andrea Renzi che svela, segue con intelligenza, accompagna da attore Majakovskij più che incarnarlo), e del pubblico stesso che da quell’energia, oltre che dalla continua meraviglia delle parole, è rapito, tenuto in pugno, battuto.

Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij è un tributo a un poeta e alla poesia come ‘Luogo della Vita’, come fosse un tributo all’Etna, alle Alpi, al delta del Nilo – riflette Andrea Renzi – come fosse un tributo a una cannoniera, a una cimice, a un cucciolo di cane. Qualcuno ha scritto che l’arte deve essere contro la bomba atomica, cioè contro la disintegrazione della coscienza. Condivido questa posizione e la vita e la poesia di Vladimir Majakovskij sono contro la bomba atomica”.