Sabato 1 febbraio 2020 la Stagione dell’ITC Teatro prosegue con un ospite d’eccezione, Roberto Latini in In Exitu, dall’omonimo romanzo di Giovanni Testori.
L’uscita di scena di un giovane tossicodipendente nello squallore della stazione centrale di Milano è il fulcro narrativo di In Exitu, controverso romanzo di Giovanni Testori datato 1988. È la storia di una vita consumata in evasione, in eversione, pervasa di dolore e solitudine straziante, la cui narrazione cede il passo alla pura forma e si sostanzia su un piano raffinatamente linguistico. In Exitu è come una Pietà: la parabola di vita vissuta dal protagonista è quella di un povero Cristo tenuto in braccio da Madonne immaginate, respirate, disarticolate, nella fonetica di una dizione sollecitata fino all’imbarazzo tra suono e senso, come se le parole, nella pronuncia, venissero deposte dalle croci sulle quali l’autore le aveva inchiodate. È il Premio Ubu Roberto Latini, per la prima volta sul palco dell’ITC Teatro, ad affrontare con sensibilità e coraggio la furente inventività testoriana, continuando il lavoro di ricerca sulle lingue segrete del teatro che è in corso da anni, in un proficuo scambio artistico con la compagnia Lombardi-Tiezzi.
«La lirica di Testori – così ritmica, frantumata, visionaria e dolorante – si presta alla perfezione a essere rielaborata da Latini. […] L’attore declama i paragrafi ansimando, tirando su col naso, tossendo, girando in tondo e trovando pace solo in brevi momenti in cui si accascia al suolo, a disegnare una scena completamente esausta. […] Parlando con colleghi e addetti ai lavori, ci si trova d’accordo su come seguire il debutto di una nuova creazione di Roberto Latini equivalga sempre di più a frequentare un concerto rock, in cui gli artisti sul palco mettono a punto una vera e propria esperienza pirotecnica. Se chi conosce questo percorso creativo è portato a sintonizzarsi su questo nuovo canale, anche gli sguardi meno allenati sembrano porsi in maniera diversa dal solito, lasciandosi bombardare da immagini, rimandi e suggestioni che hanno davvero trovato il modo di riallestire in scena certi passaggi di senso estranei, certe ellissi cognitive risultato della fusione tra poesia del corpo e poesia della parola» (Sergio Lo Gatto – Teatro e Critica).
Prima dello spettacolo, alle 19.30 sul Teatrobus (cortile dell’ITC Teatro), Aperitivo con il critico a cura di Massimo Marino: un momento conviviale di approfondimento pre-spettacolo accompagnato dalla degustazione di un aperitivo, nel tentativo di guardare il teatro con uno sguardo più consapevole.