La galleria Richter Fine Art apre la programmazione 2019/2020 con la personale di Silvia Argiolas Ti amo dal profondo del mio odio in mostra dal 1 ottobre al 22 novembre.
La pittrice sarda espone 50 piccole tele nella sala principale della galleria e un’installazione site specific nel piano sottostante, in cui affronta e racconta ciò che ama e che l’attira. Le opere riportano il suo sguardo verso il mondo, tutto senza l’invidia (l’unico peccato capitale non affermativo), l’invidioso è triste per il bene altrui, perché in fondo vorrebbe essere colui che invidia, l’amore è presente come desiderio e l’odio come mancanza.
La pittura di Silvia Argiolas è veritiera, con tratti selvaggi ed espressionisti, molto vicina alla bad painting londinese. Il suo mondo è popolato di personaggi colti al limite delle loro ossessioni e manie. Ad un primo sguardo il suo segno arrabbiato e punk può sembrare improvvisato, ma è tutto adeguatamente curato e costruito con logica, compiendo una vera e propria indagine sociologica contemporanea.
“Per concludere con un’affermazione di Lacan – afferma l’artista – Tutta l’arte è caratterizzata da un certo modo di organizzare intorno ad un vuoto. Ciò che viene sublimato sfugge alla coscienza. In realtà non si sa cosa sia, non si può esprimere a parole. Un vuoto intorno al quale è organizzata la creazione.