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Le “tre vite” di Giovanni Spadolini in mostra al Vittoriano

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Precoce in tutto, purtroppo anche nella morte, Giovanni Spadolini, scomparso nel 1994 a 69 anni. Al riconosciuto “protagonista della vita politica e culturale italiana del Novecento” è dedicata una mostra visitabile dal 7 novembre al 15 dicembre al Complesso del Vittoriano (Gipsoteca, ingresso Ara Coeli). Una mostra che raccoglie le passioni della sua vita: i Carabinieri, il Risorgimento, Napoleone. E anche le caricature che gli sono state dedicate dai più grandi vignettisti, soprattutto durante il suo impegno politico. La mostra è stata preceduta da un convegno al Senato, di cui fu presidente, su Giovanni Spadolini. Lo storico, il giornalista, l’uomo delle istituzioni. Un titolo che racchiude le varie anime di un uomo che seppe interpretarle tutte al meglio e, appunto, precocemente. Come se la vita non dovesse bastargli per contenerle tutte. Figlio di un macchiaiolo fiorentino, ad appena 19 anni collabora al periodico fascista Italia e civiltà e aderisce alla Rsi, scelta ripudiata in seguito. Già nel 1947 collabora a Il Messaggero diretto da Mario Missiroli, poi a Il Borghese di Leo Longanesi, a Il Mondo di Mario Panunzio e al Corriere della Sera. A soli 29 anni sarà direttore de Il Resto del Carlino, per 13 anni, prima di essere chiamato alla direzione del Corriere della Sera. Nel frattempo viene chiamato dall’Università di Firenze a guidare la cattedra di storia contemporanea istituita per lui. Nel 1972 entra in Parlamento con il Partito Repubblicano, di cui diventerà leader. Più volte ministro, nel 1981 diventa il primo presidente del Consiglio non democristiano dell’Italia repubblicana. Fu poi presidente del Senato e senatore a vita.

Info: www.nuovaantologia.it