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Il bestiario marino di Francesco Massaro, un jazz liquido e ondivago. Scoprilo al 28Divinojazz

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Quella di “Bestiario marino” è musica che germina libera, liquida, ora – spesso – inquieta ora indolente. A renderla fluida, ondivaga, contribuisce il tappeto di accordi steso da tastiere e percussioni, in cui guizzano le creature evocate dagli strumenti a fiato, ma i ruoli si confondono e si combinano volentieri, in questo gioco nessuno accompagna soltanto, nessuno si limita a fare da sfondo. Intendiamoci: questa musica, nitida e calligrafica non ha nulla di descrittivo. La personale biologia di Massaro predilige i piccoli organismi invertebrati voraci e inquieti, ne pedina gli assembramenti, o, nel caso di certe ampie meduse, ne studia da una certa distanza il comportamento.
È musica “viva”, nel senso che vive e si muove – la sentiamo nutrirsi, addirittura la vediamo riprodursi. Si tratta per lo più di minute cellule motiviche, fatte di pochi suoni, reiterate ad libitum ma mai uguali, come fisiologie in perenne metamorfosi. È, oltre che viva, musica “aperta”, sia nel senso dell’improvvisazione sia in quello della vastità: presuppone cioè altre musiche immaginarie tutt’attorno, un proliferare di mille musiche perdute negli orizzonti oceanici e di cui non sapremo mai nulla. “Bestiario marino” è come una lente d’ingrandimento posta su un dettaglio che si scopre fervido di vita, magari su un angolo nascosto di relitto sommerso, è come un obiettivo immobile dinanzi al quale passa indaffarata tutta una fauna.

DOMENICA 24 APRILE
ore 21.30
Franceco Massaro & BESTIARIO feat. Gianni Lenoci
Francesco Massaro: sax baritono e clarinetto basso
Mariasole De Pascali: flauti
Gianni Lenoci: piano
Michele Ciccimarra: percussioni