Esce oggi il video del brano “La chiamano strega”, primo singolo dall’album di Rossella Seno “Pura come una bestemmia” (azzurramusic).
Scritto da Michele Caccamo (testi) e Massimo Germini (musica), “La chiamano strega” evoca la storia vera di Simona Kossak, scienziata ecologista che ha vissuto per più di trent’anni in una capanna nella foresta di Bialowieza, senza elettricità ed acqua corrente, adeguandosi ai ritmi lenti della Natura e definita “strega” per comunicare con gli animali all’interno del rifugio allestito per loro.
Il video, realizzato da Simone Scardecchia, dal piglio surreale e un po’ “psichedelico”, mostra una caleidoscopica serie di immagini relative alle molteplici declinazioni di quella stessa Natura che la Kossak si è a lungo prodigata a preservare. Le immagini vanno a comporre, di volta in volta, diverse varianti del suo volto, alternando opulenza, magia e seduzione. Un’intuizione che si riferisce alla base alla figura della dea Diana, immagine della Natura, ritenuta nel Medioevo “Dea della Streghe”.
Cantattrice veneziana con alle spalle concerti, spettacoli e reading spesso improntati a tematiche sociali e di attualità, Rossella Seno ha miututo unanimi consensi in passato per la sua performance di teatro-canzone “Cara Milly” e per l’interpretazione dell’inedito “E il tempo se ne va” di Piero Ciampi e Alberto Marchetti che le ha visto conferire nel 2008 il Premio Speciale Ciampi.
Il suo primo album, “Pura come una bestemmia” (azzurramusic), rappresenta una provocazione al femminile in musica incentrata su temi scottanti e di grande impatto sociale quali immigrazione, violenza sui più fragili, rispetto per l’ambiente, disuguaglianza e indifferenza. Tra gli autori che ne hanno firmato i testi ci sono Massimo Germini, anche in veste di arrangiatore, Pino Pavone, Piero Pintucci, Federico Sirianni, Erri De Luca, Michele Caccamo, Matteo Passante e Lino Rufo, che ha musicato un testo di Edoardo Sanguineti, La ballata delle donne, cantato da Rossella Seno con Mauro Ermanno Giovanardi.