Nascosta nei generatori elettrici. L’hanno trovata lì i carabinieri di Roma la droga, grazie a una operazione congiunta con la DDA della Capitale. L’indagine, svoltasi tra Roma e Forlì, ha portato al sequestro di circa 600 chili di cocaina proveniente dal Sudamerica.
L’inchiesta è partita da una attività di controllo operata dai carabinieri su alcune ditte romane impiegate nel settore delle spedizioni e trasporto merci. Nel corso di uno dei controlli, in un capannone di stoccaggio nell’area sud della capitale, i carabinieri hanno trovato della merce importata dal Sudamerica la cui documentazione di accompagnamento presentava delle palesi irregolarità, risultando inesistente il destinatario finale della spedizione.
E’ stato poi individuato un generatore di energia elettrica di grosse dimensioni che presentava delle anomale saldature sul serbatoio di carburante del macchinario. I militari hanno scoperto che il serbatoio non era vuoto come avrebbe dovuto, ma conteneva del materiale solido; i carabinieri hanno quindi rotto la struttura metallica del serbatoio, rinvenendo 100 chili di cocaina pura, suddivisa in panetti del peso di 1 chilo ciascuno. Il generatore in questione era stato importato in Italia, via nave, insieme ad altri 3 generatori elettrici della stessa tipologia, che erano poi stati destinati a un centro di stoccaggio merce di Forlì. Tutti e tre i generatori sono stati sequestrati, portando al ritrovamento di altri 500 chili di cocaina nascosti allinterno delle paratie dei macchinari. Il valore stimato della droga sequestrata, sul mercato all’ingrosso, supera i 20 milioni di euro.
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