«L’ordinamento giuridico italiano non garantisce la libertà di scelta e obbedisce a regole interne della tradizione religiosa cattolica. Il cittadino non è tutelato e i diritti, individuali e collettivi, sono negati». Lo dice Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, oggi in piazza Cannone a Milano per la manifestazione nazionale della laicità “Le nostre vite, la nostra libertà“.
«E’ necessario manifestare per ribadire il diritto alla laicità. Si parla di laicità quando chiediamo gli strumenti di legge atti a garantire a due persone dello stesso sesso di potersi unire in matrimonio». Aggiunge Camusso.
«Si deve pretendere laicità e libertà anche nel mondo del lavoro – conclude Camusso -. Quando i lavoratori vengono considerati merce, i loro diritti sono negati. La stessa struttura statale e sanitaria, che invece dovrebbe garantire il diritto alla salute della persona, non regolamenta un libero accesso ai servizi».
Anche Emma Bonino interviene con un videomessaggio. «Sui diritti, la classe politica e dirigente dorme da tantissimo tempo. E’ come se non fossero i temi prioritari. L’opinione pubblica, organizzata, dà però delle spinte. Sta a noi metterci insieme per aprire una nuova stagione delle libertà e doveri civili. Ne abbiamo fortemente bisogno».