È ‘Il latte dei sogni’ il titolo della 59esima Biennale Arte 2022. Ad annunciarlo il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e la Curatrice della 59esima Esposizione Internazionale
d’Arte, Cecilia Alemani – nominata direttrice del settore Arti Visive dal precedente Cda il 10 gennaio -, che si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022 con pre-apertura 20, 21, 22 aprile ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi di Venezia. La mostra prende il nome da un libro di Leonora Carrington in cui, come spiega Cecilia Alemani, “l’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita è costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. La mostra propone un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano”.
“La mostra – precisa ancora Alemani – nasce dalle numerose conversazioni intercorse con molte artiste e artisti in questi ultimi
mesi. Da questi dialoghi sono emerse con insistenza una serie di domande che non solo evocano questo preciso momento storico in cui la sopravvivenza stessa dell’umanità è minacciata, ma che riassumono molte altre questioni che hanno dominato le scienze, le arti e i miti del nostro tempo. Come sta cambiando la definizione di umano? Come si definisce la vita e quali sono le differenze che separano l’animale, il vegetale, l’umano e il non-umano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti dei nostri simili, di altre forme di vita e del pianeta che abitiamo? E come sarebbe la vita senza di noi?” La curatrice spiega inoltre che la mostra “si concentra in particolare attorno a tre aree tematiche: la rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi; la relazione tra individui e tecnologie; i legami che si intrecciano tra i corpi e
la Terra”.