In Italia manca il riconoscimento legale delle coppie di fatto, del diritto al matrimonio delle persone gay, lesbiche e transessuali e sono molti i personaggi del cinema, del teatro e della musica che si dichiarano favorevoli a questo riconoscimento politico e giuridico. Nell’ultimo periodo sempre più sostenitori al di fuori della categoria Lgbti, quindi, si stanno facendo avanti per sostenere il principio essenziale di una società democratica: l’uguaglianza.
Chi ha sempre combattuto la battaglia contro l’omofobia e contro le discriminazioni è la grandissima artista italiana Laura Pausini che aveva già dichiarato in passato “L’amore è l’amore indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone: perché non dovrebbero essere tutelate dalla legge su questioni relative alla previdenza, alla salute o alla vecchiaia?”
Nelle ultime ore Laura Pausini ha voluto rimarcare la sua posizione sottolineando “di non volersi sposare fino a quando alla sua migliore amica non le potrà essere riconosciuto in Italia lo stesso diritto come avviene in moltissime parti del mondo”.
La sua, ha tenuto a precisare, non è una scelta ideologica, ma una scelta fondata esclusivamente sui principi umanitari che trova il plauso delle associazioni Lgbti: “Molto importante il sostegno e l’accoglienza che una grandissima artista come Laura Pausini da sempre riserva a tutta la comunità Lgbti – puntualizza il presidente Mario Marco Canale dell’Associazione Nazionale ANDDOS– parole nobili ed anche coraggiose considerando che il suo numerosissimo pubblico è molto eterogeneo, a conferma quindi di come i principi fondati sul rispetto e sull’amore siano da sempre il suo valore aggiunto come eccezionale artista ed interprete dei sentimenti. Consideriamo Laura Pausini un’icona dei diritti umanitari contro le discriminazioni, per l’apertura e la tolleranza dimostrate in tutta la sua carriera, grazie alle sue significative campagne di sensibilizzazione contro la violenza e per l’educazione alle differenze”.