C’è sempre più richiesta tra i giovani di “arruolarsi” nella Polizia di Stato.
Ecco perché Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, ha dedicato l’inserto di giugno (scaricabile da www.poliziamoderna.it) ai Concorsi, con le informazioni necessarie su requisiti, titoli di studio necessari per ogni ruolo, modalità di esame e periodo di formazione successiva richiesti per vestire la divisa da poliziotto. Nell’editoriale e nella prefazione dell’inserto sono evidenziate alcune importanti novità: fino ad oggi, per accedere al concorso pubblico da agente, bisognava aver fatto prima il volontario in ferma prefissata, di 1 anno o 4 nelle forze armate; nel triennio 2016-2018, invece, saranno banditi concorsi pubblici per i giovani provenienti dalla “vita civile” a cui saranno destinati, per il 2016 e 2017, il 50 % dei posti disponibili, ogni anno, nel ruolo degli agenti ed assistenti della Polizia di Stato, mentre per l’anno 2018 la percentuale salirà al 75%, secondo l’articolo 10 del D.Lgs n.8/2014.
A facilitare le procedure d’ingresso vengono in aiuto anche le nuove tecnologie: la valutazione dei titoli di servizio è stata totalmente digitalizzata attraverso un sistema di “virtualizzazione” dei fascicoli dei dipendenti e consentirà un forte abbattimento dei tempi di lavoro delle Commissioni esaminatrici.
Tra le altre novità, oltre alla domanda online per partecipare alle selezioni, è stata creata un’App per i dispositivi mobili Android ed iOS, tramite la quale è possibile accedere all’area del concorso d’interesse e conoscere tutte le news a riguardo e disporre di numerosi servizi, tra cui anche quella di reminder, che permette avere sul proprio smartphone le notifiche per non dimenticare gli appuntamenti più importanti. Inoltre, con la legge del 12 gennaio 2015, è stato abolito il requisito del limite di altezza per il reclutamento del personale delle forze di polizia, che entrerà in vigore a pieno titolo nell’elaborazione dei bandi di concorso appena sarà approvato il regolamento unico che interessa tutte le forze dell’ordine.