Il Giubileo della Misericordia si avvicina e – a parte i lavori in ritardo – niente è stato deciso per quanto riguarda il nodo dei possibili scioperi nei servizi pubblici. Lo ha sottolineato in Senato il presidente della Commissione di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali Roberto Alesse. Per il Giubileo del Duemila ci fu un protocollo d’intesa con le parti sociali, che oggi non è all’orizzonte. Con i rischi del caso. Alesse sottolinea dunque che “sarebbe necessario prevedere, per legge, il principio che, nel caso dei grandi eventi di rilievo nazionale o internazionale, su segnalazione delle istituzioni interessate, l’Autorità possa estendere l’obbligo di osservare la ‘franchigia’, periodo durante il quale, come è noto, non è possibile attuare astensioni dal servizio. Ciò, ovviamente, oltre che per evidenti motivi di sicurezza collegati al grande flusso degli utenti, anche per la tutela del prestigio dell’immagine del Paese. Sarebbe importante che, già in sede di conversione del decreto-legge (quello sugli scioperi nei musei), si provvedesse ad introdurre la norma pro-Giubileo”. Immediate le repliche sindacali. Per la Cgil si tratterebbe di “un’altra forzatura sul
diritto di sciopero”. La Uil assicura: “Se ci saranno problemi tali da necessitare uno sciopero durante il Giubileo lo faremo”.