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Voci dal Conservatorio: la classe di Santa Cecilia in trasferta a Shangai

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Santa Cecilia nel mondo. Le eccellenze della musica italiana continuano a far parlare di sé. Questa volta è il turno di Michelangelo Lupone, docente del Conservatorio di Santa Cecilia, che sarà a Shangai il 22 ottobre per parlare del ritmo, nelle sue forme più antiche e moderne. shanghai-2

La continuità ritmica e tribale di uno strumento, le percussioni, così primitivo eppure così moderno, che viene esaltata attraverso un percorso creativo che si dipana da un momento ritmico di base fino ad sfociare in una vera e propria sinfonia di timbri.

I suoni, percussivi, lentamente svelano la natura della  loro forza più intima e selvaggia, e sono stirati fino all’inverosimile per creare un tappeto di grandezza musicale e sonora senza paragoni. Pur essendo un lavoro impegnativo il suono che viene fuori è ossimorico: titanico ma anche intimo.

Ma era Eraclito, nei suoi frammenti, a spiegare che: «Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa».

Nel concerto che si terrà all’estero, Lupone riuscirà a far parlare ogni singolo strumento, ottenendo diverse scariche energetiche da ogni performance: tutto concorrerà affinché si possa ottenere questo risultato, velocità, posizione, sequenza dei beat, il gesto e la membrana.

Dalla materia vibrante, il perfomer riuscirà così a ottenere delle radiazioni sonore che faranno brillare non solo il docente, ma anche tutta Santa Cecilia della fama che, giustamente, merita.