Fra le commedie di William Shakespeare, As You Like It è una fra le più amate e messe in scena in tutto il mondo. È certamente la più nota, ma anche, inspiegabilmente, una fra le meno rappresentate in Italia, forse a causa di un certo pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale, in voga in quegli anni, e poi passato di moda. In realtà quest’opera più delle altre è una fra le macchine teatrali più poetiche e divertenti che Shakespeare abbia scritto, ma forse anche la più “politica”. Vi sono due mondi in netta e diretta opposizione, che si specchiano l’uno nell’altro: da una parte quello del potere, del Ducato; dall’altra quello paradisiaco e ideale della Foresta di Arden. Il Ducato è un mondo in cui domina un’atmosfera di diffidenza reciproca, d’intrighi, di paura; di un totalitarismo che soffoca la libertà, dove tutti si sentono minacciati. Pare che la sola speranza di salvezza sia la fuga. Sembrerebbero premesse per una tragedia, ma non lo sono, perché chi fugge a un certo punto arriva ad Arden, un luogo in cui può accadere di tutto, le situazioni si ribaltano continuamente e l’azione scorre spesso a un ritmo vertiginoso. In Come vi piace Shakespeare è riuscito a condensare alcuni fra i personaggi più belli di tutto il suo repertorio: dalla coraggiosa, energica, innamorata e spiritosa Rosalind, l’unico suo vero personaggio femminile che possa dirsi protagonista, a Touchstone, un cortigiano dai giochi di parole fulminanti, per arrivare a Jaques, il malinconico, il misantropo, un Amleto ante-litteram.