Odissea protagonista nella forse troppo breve stagione estiva che il Teatro Stabile dell’Umbria riserva alla meravigliosa cornice del Teatro Romano di Gubbio: appena tre spettacoli, tra fine luglio e primi di agosto. Comunque la Grecia omerica sugli scudi, con un ciclo intitolato, appunto, Odissea. Un racconto mediterraneo. Il ciclo, ideato da Sergio Maifredi, presenta tre momenti chiave dell’Odissea. Il primo spettacolo è dedicato alla figura della ninfa Calipso, interpretata da Amanda Sandrelli. È lei che, per trattenerlo, offre ad Ulisse amore ed immortalità, ma l’eroe rinuncia per continuare il difficile viaggio verso casa. Il secondo spettacolo è dedicato a Penelope e Ulisse, con Tullio Solenghi, ed è il racconto del primo incontro tra dopo l’arrivo del l’eroe a Itaca travestito da mendicante. Il terzo momento con Moni Ovadia, descrive l’epilogo del poema, ovvero la gara del l’arco: Ulisse svela la sua identità e pone fine all’arroganza dei pretendenti alla mano di Penelope, ed al trono di Itaca, con una carneficina. Edificato tra il 55 ed il 27 a.C., alla fine del periodo repubblicano, è costruito in blocchi squadrati di calcare rifiniti a bugnato, ed è stato oggetto di una accurata manutenzione nelle scorse settimane. Il teatro si avvicinava per dimensioni ai teatri di Marcello e di Pompeo in Roma. L’edificio, in gran parte restaurato, conserva le arcate inferiori e parte di quelle superiori.
Spettacoli il 28 luglio, il 6 e il 10 agosto.
Informazioni: www.teatrostabile.umbria.it/pagine/gubbio