L’indissolubile legame tra la Tuscia e i Farnese. Ora a portata di mano con le sue radici, testimoniate dalle splendide residenze in provincia di Viterbo. Un week end tutto da godere, grazie all’iniziativa della Sezione Lazio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, che per sabato 24 e domenica 25 ottobre ha organizzato le prime Giornate Farnesiane, con l’apertura straordinaria di dimore private normalmente non aperte al pubblico. L’Associazione – informa una nota – ha ideato la manifestazione prendendo spunto dall’importante restauro della Galleria dei Carracci di Palazzo Farnese a Roma e, proprio in occasione della conferenza stampa relativa ai restauri, il presidente del World Monuments Fund-Europe, Betrand du Vignaud, ha annunciato l’evento. Le Giornate Farnesiane offrono la possibilità di ammirare alcuni tra i gioielli del patrimonio italiano, mettendo in evidenza lo stretto legame tra questa importante famiglia ed il territorio della Tuscia. Originaria di Farnese e di Ischia di Castro, la dinastia ha dato i natali a Papa Paolo III, ha regnato sovrana sul Ducato di Castro e poi su quello di Parma e Piacenza, lasciando gioielli architettonici in tutto il territorio dell’Alto Lazio, a Roma, a Parma e a Piacenza. Il nome dei Farnese è inoltre strettamente collegato alle grandi committenze artistiche del nostro Rinascimento, alle collezioni di pitture e di sculture che sono il vanto del Museo Archeologico di Napoli. La famiglia Farnese, la sua storia e le committenze, saranno il filo conduttore della manifestazione che prevede la visita di dimore storiche riconducibili alla famiglia Farnese, sia private che pubbliche.
L’Associazione – per l’occasione – ha realizzato una guida con testi a cura di Giada Lepri e fotografie di Alessandro Celani, che illustra i luoghi farnesiani della Tuscia e sarà reperibile sia presso le dimore storiche private aperte per tale occasione, nonché presso gli uffici dell’Adsi Lazio, che si propone di evidenziare l’importanza del ruolo che i privati proprietari di palazzi farnesiani, svolgono con il loro impegno economico nella custodia e nel mantenimento di questi beni dal forte valore storico-artistico e culturale, non solo per il nostro paese, ma per l’intera comunità nazionale e internazionale. Piccoli feudatari e comandanti della milizia pontificia, i Farnese conquistarono potere grazie a Ranuccio II che nel ‘400 cominciò a guadagnare territori, alla bellezza di Giulia (amante di Alessandro VI) e all’ascesa di Papa Paolo III. Le Giornate Farnesiane apriranno dunque le porte a Palazzo del Drago di Bolsena, già Palazzo del Cardinale Tiberio Cristo; al Castello Ruspoli di Vignanello (ereditato in linea diretta dai Farnese), con il suo giardino all’italiana; a Castello Orsini di Vignanello, un tempo residenza di Giulia Farnese (ora Miscjiattelli); a Palazzo Farnese di Isola Farnese e alla Rocca Farnese di Capodimonte, affacciata sul Lago di Bolsena. Parteciperanno anche gli edifici pubblici, come la Torre di Marta, i Palazzi di Caprarola e di Gradoli, la Rocca e il castello di Valentano e dimore a Canino, Carbognano, Latera, Vasanello.
Info: http://www.adsi.it/le-giornate-farnesiane-ottobre-2015/