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Al Teatro la Comunità lo sguardo profondo di “Cassandra” attraversa il tempo e il pubblico

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Cassandra racconta la sua storia al Teatro La Comunità dal 14 al 22 dicembre.  Lei, la veggente inascoltata, maledetta da Apollo per non essersi concessa alla divinità,racconta la storia sua e dell’ultima ora di Troia, segnate entrambe dalla sofferenza e dall’oscurità. Nessuno l’ascolta: né il padre, Priamo, né il fratello, Ettore, entrambi destinati ad una orrenda disfatta. La rovina di Ilio era stata predetta. Cassandra non era stata ascoltata.

Laura Angiulli porta in scena una rivisitazione originale del mito e dei suoi protagonisti, prendendo in considerazione soprattutto le vicende  delle donne troiane , che dopo la guerra sono costrette ad abbandonare il loro status regale per diventare schiave del nemico greco.

Le parole, i gesti e l’espressività di Cassandra sono accompagnati dalle musiche originali di Enrico Cocco ed Angelo Benedetti, interpretate da Caterina Pontrandolfo, e dalla recitazione di Caterina Spadaro. Tre donne raccontano la storia di una, forse la più sottovalutata dell’Iliade, in una originale ed intensa rilettura del poema omerico.

Lo sguardo profondo di Cassandra attraversa il tempo ed il pubblico , rivive la storia, la descrive e la predice, mostrando una spiccata capacità d’analisi, che la distingue dalle altre donne troiane: lei è,infatti,  capace di vedere, e di vedere oltre, la desolante rovina portata dai Greci. Dall’alto delle mura vede il nemico che avanza e distrugge. Rimane ferma. La sua mente grida, urla, si strugge, precipita, si rialza. il suo cuore è lacerato dal dolore, consumato dall’odio per Achille. Il suo corpo è stanco. Cassandra non farà la stessa fine di Ilio. Pur essendo vittima della sua mente, ella non demorde. La freddezza e la forza che distinguono il personaggio, interpretato da Alessandra d’Elia, spiccano e la fanno risaltare su uno sfondo bianco e vuoto, che sembra però gridare con lei tutto il suo dolore.