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Il coro dell’orrore, al Teatro India dal 19 ottobre si racconta lo scempio degli Armeni

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Sarà in scena al Teatro India dal 19 al 21 ottobre IL Grande Male, uno spettacolo civile dedicato al centenario del genocidio armeno; testo e regia di Sargis Galstyan. In scena Stefano Ambrogi, Jonis Bascir, Ermanno De Biagi, Vincenzo De Michele, Sarghis Galstyan, Andrea Davì, Marine Galstyan, Lorenzo Girolami, Claudia Mancinelli, Luca Basile. Lo spettacolo è realizzato dalla compagnia InControVersov, realizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia. La compagnia viene fondata da Marine Galstyan e Sargis Galstyan in Italia. E’ nuovo gruppo di artisti che è composto da attori, attrici, ballerini e ballerine giovani di nazionalità italiana e armena.Il Grande Male _foto di scena

Berlino, 1921. Lo studente armeno Soghomon Tehlirian è sotto processo per aver ucciso con un colpo di pistola Talaat Pasha, uno degli organizzatori del genocidio, rifugiato nel 1919 in Germania sotto falso nome, per sfuggire ad una condanna a morte per “crimine di lesa umanità” a danno delle popolazione armene residenti nell’Impero Ottomano. Dopo due giorni di processo è Talaat – del quale vengono ricostruite le atroci gesta e attraverso le drammatiche rivelazioni dei sopravvissuti chiamati a deporre – ad essere condannato moralmente: le prove a suo carico sono talmente terrificanti che Tehlirian viene assolto per l’omicidio da lui compiuto. Gli atti processuali, dai quali nasce l’ispirazione e la scrittura dello spettacolo ”Il grande male”, sono una preziosa chiave per comprendere quell’immane tragedia che fu il genocidio armeno nel 1915: attraverso i dialoghi riportati fedelmente dalle testimonianze scritte e le immagini dell’epoca proiettate in scena si va a formare un vortice di informazioni documentate che guidano lo spettatore nel dramma degli avvenimenti di quegli anni, nel sistema della giustizia e portano luce su un capitolo dimenticato della storia dell’uomo. Attraverso la coralità di diciotto personaggi che intervengono nel processo avviene la ricostruzione documentata di molteplici aneddoti che vanno a formare un chiaro quadro del contesto politico nel quale il progetto genocidiaro venne messo in atto. Tutte queste testimonianze scorrono in un contesto, quello di Berlino nell’anno 1921, in cui gli orientali vengono giudicati tendenzialmente inclini all’illegalità e scarsamente consapevoli del valore della vita umana.