“Nasci, Simona”, in scena fino al 23 Ottobre al Teatro Studio Uno di Torpignattara, riesce a parlare di una tematica importante senza cadere nel banale e a narrare una storia cruda con inaudita delicatezza.
La vicenda è vista tutta dal punto di vista della “bambina” Simona che a causa del disagio mentale che l’affligge vive uno stato di emarginazione sociale e, se crede di aver trovato la luce in Zafira, una bambina che è venuta ad abitare vicino alla sua casa, insieme a lei conosce il Male.
Il Male non è però subìto da Simona, la quale, anche grazie al suo distacco dal reale causato dal disagio psichico, riesce a trasformare una situazione terribile in una rinascita.
Uno spettacolo costruito attraverso frammenti che fungono da tessere di un mosaico che diviene nitido man mano che la narrazione va avanti e che non risulta mai noioso o pedante.
Grande impatto emotivo e bravissima Claudia Manini che nell’interpretare Simona ne “riproduce” sapientemente movimenti e gestualità.
★ ★ ★ ★ ☆