IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI
di Roberto Castello
Venerdì 9 Dicembre
In girum imum nocte et consumimur igni, andiamo in giro di notte e siamo consumati dal fuoco, è una frase palindroma – si può leggere cioè anche al contrario rimanendo uguale nel suono e nel senso. Questa espressione latina dalle origini incerte e dalle proprietà magiche, che già fu scelta come titolo da Guy Debord per un famoso film del 1978 sull’alienazione, è il titolo di uno spettacolo di danza. La circolarità della frase rimanda alla circolarità del suo significato e al movimento senza soluzione di continuità da cui sono trasportati gli attori che per un’ora si muovono in una trance scandita dai comandi Dark /Light che definiscono gli spazi e la luce. La luce è quella piatta di un proiettore programmato per definire frontalmente porzioni di scena nuda segnando campi lunghi e primi piani con un effetto cinematografico. Uno scabro bianco e nero e una musica ipnotica sono l’ambiente nel quale si inanellano le micro narrazioni di questo peripatetico spettacolo notturno a cavallo fra cinema, danza e teatro. Un’unica azione che si dipana in differenti modi e che racconta il continuo movimento a vuoto dell’essere umano. Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un contesto atemporale abitato da un’umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento. Il ritmo martellante genera un’ empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti e trasporta poco a poco lo spettatore in una dimensione ipnotica, nell’esperienza di un viaggio in uno strano universo apparentemente oscuro, un lavoro sulla ricerca del senso dell’esistenza.
PREZZi
intero: 20€ over65/under26: 15€
ORARI
h 20.30