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“La vedova allegra” torna a Napoli, atteso appuntamento al San Carlo

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Franz LehárLA VEDOVA ALLEGRA

Ritorna per 11 recite, al Teatro San Carlo di Napoli, da venerdì 22 gennaio a mercoledì 3 febbraio, “La vedova allegra”, operetta composta da Franz Lehár nel 1905, nel felice allestimento del 2010 per la regia di Federico Tiezzi.

Teatro di San Carlo- La Vedova Allegra - 2010Tra le più celebri e note operette del compositore austriaco Franz Lehár (1870 – 1948), ritratto veritiero di una Mitteleuropa melanconica e gioiosamente crepuscolare, La vedova allegra (Die lustige Witwe), andò in scena per la prima volta il 30 dicembre 1905 al Theater an der Wien ed è tratta dalla commedia francese L’Attaché d’ambassade (scritta nel 1861 da Henri Meilhac). L’opera accoglie un florilegio di arie e momenti musicali noti al grande pubblico e divenuti emblematici nell’immaginario popolare e nelle citazioni del linguaggio quotidiano, come ad esempio La canzone di Vilja, (Vilja Lied), cantata da Hanna Glawari e ancora il can can Chez Maxim , ad opera di Lolo, Jou-Jou, Frou-Frou, Clo Clo, Margot, ovvero le grisettes, o Le donne è scabroso studiar e ancora il valzer finale Tace il labbro.

L’operetta, genere in voga agli inizi del XX secolo, eredita alcuni aspetti dall’opéra-comique francese, altri dal singspiel tedesco e similitudini con ballad-opera inglese, tutti generi che miravano a portare in scena temi di attualità, all’interno di trame sentimentali più o meno contorte, dove era concessa la satira sociale e politica. Le vicende, intrise di peripezie più o meno tragicomiche e rocambolesche, si chiudevano con un lieto fine. Questa struttura era caratterizzata da numeri musicali, cui si alternavano parti recitate, in cui era lecita l’improvvisazione, tuttora usata per attualizzare il testo con commenti o battute, aderenti alle vicende contemporanee.

Teatro di San Carlo- La Vedova Allegra - 2010Co-prodotto dal Teatro di San Carlo con il Verdi di Trieste, il Carlo Felice di Genova e l’Arena di Verona, lo spettacolo è stato ripreso, in quest’occasione, da Francesco Torrigiani. Sul podio Alfred Eschwé e per l’ultima recita Maurizio Agostini (mercoledì 3 febbraio). A dirigere i complessi artistici del Massimo napoletano e un cast di grandi interpreti: nel ruolo del Barone Mirko Zeta Bruno Praticò, che si alternerà a Filippo Morace; Hanna Glawari (la vedova) verrà interpretata da Carmela Remigio e Maria Pia Piscitelli; il Conte Danilo Danilowitsch da Markus Werba e Marco Di Sapia; nei panni di Valencienne si immedesimeranno Valentina Farcas, Annamaria Sarra e Valeria Esposito. La produzione conta la partecipazione straordinaria di Peppe Barra in Njegus, cancelliere dell’Ambasciatore.