Il 27 ottobre 2016, sul palco della sala Petrassi dell’Auditorium parco della Musica, Maria Rosaria Omaggio ha presentato la “sua” Oriana Fallaci, accompagnata dalla melodia al pianoforte di Cristina Pegoraro, e il sottofondo di immagini e video realizzati da Carlo Fatigoni e Vincenzo Oliva.
A dieci anni dalla scomparsa della grande giornalista, Maria Rosaria Omaggio torna a vestine i panni dopo il successo della sua interpretazione in “Walesa, l’uomo della Speranza” di Andrzej Wajda. Uno spettacolo ben riuscito, che racconta la vita e il pensiero della Fallaci attraverso il sapiente montaggio delle parole della scrittrice stessa. Come dice la Omaggio: “uno spettacolo in stile “minigonna”, abbastanza lungo da coprire l’argomento, ma anche abbastanza breve da renderlo interessante”. La sigaretta sempre in bocca, la macchina da scrivere in bella vista sul palco e le immagini di sfondo richiamano con forza la figura di una donna che ha sfidato il suo tempo; una donna indomita, sempre a caccia di qualcosa, ma costantemente in grado di fermarsi a riflettere sugli argomenti più disparati. Eppure, ciò che rende veramente unico questo spettacolo è la sua capacità di restituirci una Fallaci umana, non soltanto la Cassandra o la donna granitica che ci è sempre stata raccontata, ma un essere umano innamorato della vita e disposto a lottare con unghie e con denti per celebrarla. In luce viene messa non soltanto la carriera straordinaria della giornalista nostrana, ma anche il suo complicato rapporto con l’amore, fonte di grande gioia e di anche di grande sofferenze. Una serata di risate, e riflessioni all’insegna della scoperta di quei lati di questa donna straordinaria che spesso sono stati tralasciati.
