In scena al Teatro India fino al 5 Febbraio “Masculu e Fiammina” di e con Saverio La Ruina.
Lo spettacolo nasce da un’ idea semplice e attinente alla realtà : un uomo va a trovare la madre defunta al cimitero e ci parla.
Il monologo di circa ottanta minuti scorre senza ostacolare il racconto presso la lapide , un racconto doloroso e confessionale , pieno di rimpianti ma anche di tenerezza e saggezza ; la confessione di omosessualità verso una donna che aveva forse intuito la natura del proprio figlio pur tacendo nella propria angoscia.
In un cimitero innevato si dipanano racconti e segreti inconfessabili di storie e di un passato dai numerosi aspetti , che a tratti dipinge immagini particolareggiate e a tratti sentimenti e rimpianti di un uomo ” diverso ” vissuto in un passato non molto lontano in un piccolo paese della Calabria . L’ uso del dialetto risulta interessante perché rafforzativo nella resa della forte tensione emotiva , e nella scalata dagli ormai mitologici anni ’70 ( contradditori e deludenti per il personaggio ) all’amarezza sorridente di un presente che lascia tanto spazio al ritorno della mente al passato.