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Un riadattamento di Garcia Lorca al Teatro Studio Uno: Bernarda

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Bernarda di Giovan Bartolo Botta, spettacolo andato in scena dal 2 al 5 Marzo a Teatro Studio Uno, propone un riadattamento de La casa di Bernarda Alba di Federico Garcia Lorca, un’opera narrante la storia di una donna e delle sue cinque figlie soffocate costantemente, e letteralmente recluse in casa, dalla despota matriarca. Il regista, divenuto Bernarda, riesce con la propria bravura interpretativa a condurre il gioco delle parti, un gioco riletto e recitato in chiave moderna, portando nuovi elementi ad un’opera distante dal nostro modo di vedere e vivere ma non per questo meno interessante. La messa in atto di questa tragedia prende l’attenzione del pubblico, procurando risa con escamotage quali le persone in ritardo, il suono di un telefonino, le opinioni degli spettatori che divengono a tutti gli effetti parte dello spettacolo, in questo una regia brillante che riesce a inserire stimoli in più e un dinamismo simpatico entro e fuori la scena. L’idea di portare sul palco testi di molto distanti da noi, liberandoli dalla pesantezza del tempo, rimane una buona intuizione che però, nella messa in atto, appare disomogenea; la rilettura dell’ opera di Federico Garcia Lorca, alleggerita dall’adattamento del regista, per quanto interessante non riesce a dare pienamente un’immagine nuova al testo che appare qui tirato dalla classicità dello scritto da una parte, e dal richiamo ai giorni nostri dall’altra; le due dimensioni – quella tragica e quella comica- non sembrano integrarsi pienamente e lo spettacolo diviene uno spostarsi costante da una scarpa all’altra; in questo muoversi l’opera appare riuscire pienamente proprio negli scorci originali e tragici in cui da il meglio di sé a livello registico e interpretativo. Le figlie e La Ponzia – domestica di Bernarda, interpretate da Krzysztof Bulzacki Bogucki, Flavia G. de Lipsis, Isabella Carle e Mariagrazia Torbidoni, ritornano a vivere pienamente lungo il corpo e la voce di buoni attori, tra cui spicca la densità attoriale e decisività di Mariagrazia Torbidoni. Uno spettacolo interessante quindi, che incuriosisce ma non convince