Enrico Bertolino in scena al Brancaccio ieri sera (4 ottobre) con “Perché Boh” un Instant – Show dedicato al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo.
L’argomento è trattato con ironia e leggerezza e il pubblico è stimolato e coinvolto in vari punti con proiezioni di immagini e canzoni pop (suonate dal pianista Teo Ciavarella) le cui parole sono modificate per parlare della carta costituzionale. A sorpresa, a cantare una di queste canzoni, anche Stefano D’Orazio dei Pooh.
Lo spettacolo è in due parti: nella prima, dopo una introduzione più generale, si fa riferimento alle costituzioni nella storia, a partire dai ‘dieci comandamenti’ fino alla costituzione italiana del ’46, passando per il codice di Hammurabi e lo Statuto Albertino. Nella seconda parte, sono stati intervistati due esponenti politici di primo piano, Matteo Salvini e il ministro Martina, sostenitori rispettivamente del NO e del SI al referendum.
Intrattenimento, politica, attualità, storia e cronaca dunque rendono lo show originale e abbastanza interessante: il ritmo è veloce, le battute fanno ridere.
“Perché Boh” è uno spettacolo divertente ma che non chiarisce le idee sul referendum, facendo al contrario uscire lo spettatore indeciso e con un grande “boh” in testa, un punto interrogativo che nasce dalla confusione della politica, della comunicazione e dell’informazione dei nostri giorni: è questo forse il vero scopo di Bertolino e Luca Bottura, autori dello show.