Dal 3 al 20 settembre ore 21.00 il Silvano Toti Globe Theatre ospita la prima assoluta di “Otello” per la regia di Marco Carniti nella traduzione di Vittorio Gassman.
Otello è una grande metafora dell’identità e della fragilità umana. Una tragedia moderna che esplora un dramma intimo e psicologico. Protagonisti sono Otello (Maurizio Donadoni), uomo tutto gerarchie e disciplina, Desdemona (Maria Chiara Centorami), che per lui rappresenta la seduzione e il desiderio di integrazione culturale e Iago (Gianluigi Fogacci), la mente dell’opera, il costruttore di un percorso obbligato per tutti i personaggi che diventerà trappola di morte anche per se stesso. Così spiega il regista: «Shakespeare non tocca sole le corde politiche e razziali del problema ma lo sviluppa in profondità per poter parlare dell’anima dell’uomo. Esplora nella labirinto della psicologia umana fino a farlo scoprire dentro noi stessi. La parte nera, oscura, che distrugge l’essere umano. La parte che non segue la ragione e che lascia all’intuito e all’istinto la soluzione finale. Ed è solo dando luce a questa parte oscura che oggi possiamo non essere Otello». Carniti rappresenta tutto questo attraverso una scenografia dominata da una serie di cancelli che vanno a formare un simbolico tunnel dove il campo di azione di ognuno si restringe fino ad arrivare verso una morte inesorabile.
La performance sarà entusiasmante. Coinvolgerà tutto il pubblico, trasportandolo dentro un enigmatico percorso di silenziosa autodistruzione. Vince il Male, vince l’odio. Ma, alla fine, vince l’Arte.