Una mostra su uno dei personaggi più conosciuti in tutto il mondo: il Museo Piaggio di Pontedera, vicino Pisa, dedica una retrospettiva su Madama Butterfly. Inaugurata lo scorso sabato 18 luglio, la mostra sarà aperta al pubblico sino all’11 ottobre.
Madama Butterfly è una delle opere teatrali italiane più conosciute ed apprezzate all’estero che, sin dalla sua prima rappresentazione nel 1904, non ha smesso di far parlare di sé. Teatri di tutto il mondo hanno riempito le loro sale con la storia del soldato Pinkerton e di Chocho-San, appunto, la geisha di cui l’opera racconta, interpretando la storia e cambiandone i connotati fino ad arrivare alla particolarissima versione di Regina Schrecker dei primi anni del 2000. La mostra retrospettiva su Madama Butterfly mette in scena costumi originali, scenografie e altri documenti storici che testimoniano i cento anni di rappresentazioni dell’opera nei diversi teatri del Mondo.
“La Mostra voluta dalla Fondazione Piaggio – dichiara il Presidente Alessandro Tambellini – raccoglie insieme materiali e documenti delle maggiori istituzioni liriche e musicali italiane. La richiesta di collaborazione e di materiali per il suggestivo allestimento della Mostra testimonia l’ampia rete di relazioni promozionali raggiunta dalla Fondazione Giacomo Puccini. Il binomio lirica e moda unisce due mondi da sempre vicini che rappresentano al meglio l’eccellenza italiana nel mondo”.
Postazioni video dislocate all’interno della mostra faranno vedere agli spettatori una Madama Butterfly come non l’hanno mai vista, portandoli all’interno dei vari teatri di tutto il mondo con tutte le sue interpretazioni. Le voci di Maria Callas, Renata Tebaldi e Carolina White accompagneranno lo spettatore in un percorso visivo che coinvolge il teatro quanto il cinema, mostrando alcune delle più interessanti rappresentazioni teatrali e interpretazioni cinematografiche dell’opera pucciniana. Una partitura interattiva e virtuale sarà parte integrante della mostra che permetterà di confrontare in diretta le diverse versioni dell’opera per comprenderne, tramite la guida delle voci delle cantanti, tutte le sfumature.
Articolo di Francesco Bigio