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Teatro degli Audaci, un profumo di Sicilia con “Il berretto a sonagli” dal 26 novembre

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Uno spicchio di Sicilia arriva a Roma: al Teatro degli Audaci saranno la voce, il volto e la passione del Maestro Salvo Saitta a dar vita dal 26 al 29 novembre allo scrivano Ciampa, protagonista de “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, commedia scritta nel 1916 ma quanto mai attuale.

Nata dalla folle genialità dello autore siciliano, a quasi cento anni di distanza dalla sua prima stesura, “A birritta cu’ i ciancianeddi” (titolo della prima versione) racconta le vicende di un presunto tradimento, similarmente a quanto al giorno d’oggi accade all’interno delle moderne produzioni televisive.

Un precursore dei tempi Pirandello, capace di sdoganare temi come l’emancipazione femminile attraverso una commedia che, interpretata per la prima volta da Angelo Musco, racchiude in sé il sapore della sicilianità. Per questo il Teatro degli Audaci ha deciso di affidare la sua rappresentazione a “Il Teatro dei Saitta”, compagnia catanese che dal 1967 entusiasma il pubblico della propria terra con i classici del teatro italiano: dalle traduzioni dei testi veneziani di Goldoni in lingua siciliana, alle trasposizioni teatrali delle produzioni cinematografiche italiane ed internazionali, fino appunto alle opere dei grandi drammaturghi siciliani come Pirandello e Martoglio. «Nel nostro repertorio abbiamo tanta varietà- esordisce Eduardo Saitta, 36enne regista della pièce-  è giusto offrire al pubblico sempre qualcosa di nuovo e di diverso. Il nostro fiore all’occhiello però rimane Pirandello, un autore del quale sia io che mio padre siamo innamorati».

Fondata dal Maestro Salvo, “il teatro dei Saitta” è oggi una realtà guidata oltre che dall’esperienza di Saitta senior, 70enne attore con 55 anni di carriera alle spalle, anche dalla passione del giovane figlio Eduardo, il quale nonostante l’età può già vantare 25 anni d’esperienza.

«Ad undici anni ho avuto la fortuna di lavorare con Lamberto Puggelli interpretando Dorò ne “La nuova colonia” – continua Eduardo- Non immaginavo, nonostante mio padre faccia questo mestiere, di poter diventare un attore. Ed invece adesso il teatro è la mia vita. Ho la fortuna di avere accanto un Maestro come mi padre, fonte inesauribile di insegnamento e saggezza che passo dopo passo mi sta donando tutto il suo sapere». A più di quart’anni dalla prima edizione, Eduardo Saitta decide così di riprendere in mano il testo pirandelliano e riproporlo in una versione che ha già illuminato i più bei palcoscenici di Sicilia.