Non i forzieri, ma le sale sì. E sono sale piene di opere d’arte di altissimo valore, capolavori che banche e fondazioni bancarie hanno raccolto e conservato nel corso dei decenni, talvolta dei secoli. Le stesse sedi sono spesso, dal punto di vista architettonico, opere d’arte. L’iniziativa dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) – Invito a Palazzo – è arrivata alla XIV edizione e quest’anno si rinnova sabato 3 ottobre. Le porte – meglio dire i portali – dei palazzi storici delle banche italiane e delle Fondazioni si aprono in tutta Italia. Quest’anno la manifestazione vede anche la partecipazione per la prima volta della Banca d’Italia e delle Fondazioni di origine bancaria: soggetti filantropici, non profit, particolarmente attivi nei territori sul fronte dell’arte, della cultura e del welfare. L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio artistico nazionale e a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese. Sono 26 i palazzi aperti per la prima volta. Alla manifestazione partecipano 108 palazzi, di cui due della Banca d’Italia, 82 di 50 banche, e 22 di 20 Fondazioni di origine bancaria in 55 città su tutto il territorio nazionale. 26 le sedi “in mostra” per la prima volta, che rappresentano un’assoluta novità per i visitatori. 7 le città che per la prima volta aprono le porte dei loro palazzi: Fossano (Cuneo), Jesi (Ancona), Livorno, Matera, Rieti, Sora (Frosinone) e Terni. I palazzi – spiega l’Abi in un comunicato – saranno aperti al pubblico gratuitamente dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con visite guidate in italiano e inglese.
Per l’elenco completo dei palazzi che partecipano all’iniziativa: http://palazzi.abi.it.
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