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Dai dirigibili alle low cost, dalla Città Giardino all’aeroporto, la storia di Roma passa da Ciampino

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Dai dirigibili ai voli low cost. In mezzo la dignità di vero aeroporto di Roma. Intitolato al dirigibilista Giovan Battista Pastine, caduto nel 1916 di ritorno da un’azione di guerra, Ciampino e’ la storia dell’aviazione italiana, prima militare e poi civile. E questa storia, lunga 100 anni, raccontano oggi l’Aeronautica Militare, la società di gestione Aeroporti di Roma e il comune di Ciampino con alcune mostre. L’aeroporto di Ciampino nasce come cantiere per dirigibili, in una località ritenuta idonea soprattutto perché “non esposta ai grandi venti” e per l’utilizzabilità di due infrastrutture stradali: la terza stazione ferroviaria del Lazio e la via Appia Nuova. Oggi la situazione è ben diversa, ma Ciampino resiste e si conferma uno scalo centrale per la mobilità da e verso la Capitale. Scalo dove è allestita la mostra fotografica Un secolo di storia, aperta fino al 14 febbraio e che sarà ospitata anche nel Complesso del Vittoriano, insieme alla mostra di pittura di Marcella Moncherini Aeropittura. Ali per la storia (fino all’8 novembre).

D’altra parte Ciampino di storia da raccontare ne ha tanta. Da qui decollano i dirigibili “Norge” e “Italia” comandati dal generale Umberto Nobile e il primo elicottero, nascono gli Stormi della Regia Aeronautica. E da Ciampino partono i primi voli di trasporto passeggeri civili, per lo più su aerei militari convertiti e pilotati da militari. Lì atterrano gli aerei che trasportano personalità come madre Teresa di Calcutta o Nelson Mandela, ma anche attori come Alberto Sordi e Sophia Loren. Il Giubileo del 1950 e poi le Olimpiadi danno un nuovo impulso al trasporto aereo. Nascerà Fiumicino, ma Ciampino conserva e in un certo senso ridisegna il suo ruolo in modo vincente.

La nota storica di presentazione della mostra

Agli albori del XX secolo, Roma, da pochi decenni capitale del Regno d’Italia, non era certo una metropoli. Il censimento del 1901 registra, infatti, come siano meno di mezzo milione i suoi abitanti. Nel quadrante meridionale, i quartieri Appio e Tuscolano sono al di là da venire e nella piana ancora più a sud, il nome di Ciampino corrisponde semplicemente ad una stazione ferroviaria in mezzo alla campagna, non lontana da un casale, residenza estiva del dottor Giovanni Giustino Ciampini, da cui il nome. Eppure, qualcosa gira nell’aria. Nel 1910 un gruppo di persone si associa, dando vita alla Cooperativa Colli Parioli, con l’obiettivo di trasformare in realtà, in quella piana 14 km a sud di Roma, quella che può sembrare un’utopia: edificare una ‘città giardino’. Quasi contemporaneamente, un brillante ufficiale del Regio Esercito, il colonnello del Genio Maurizio Mario Moris, si getta nell’ardito progetto di costruire, nel medesimo luogo, una grande base per dirigibili. E così, mentre spuntano i primi villini in quello che sarebbe divenuto il centro urbano di Ciampino, nel 1916 la costruzione dell’aeroscalo, intitolato a Giovan Battista Pastine, può dirsi conclusa e già dall’anno successivo le aeronavi della Regia Marina lo utilizzano per i propri fini operativi. Sono anni ricchi di fascino per la giovane Aeronautica, che offre al mondo intero imprese epiche, quali la trasvolata polare di Umberto Nobile con il dirigibile Norge o il volo del primo elicottero, ideato da Corradino D’Ascanio. Ciampino beneficia così di fama internazionale, grazie ad uno scalo aereo che ospita piloti e tecnici eccezionali. La dolorosa parentesi bellica, pur con le tante ferite inferte al campo d’aviazione e al vicino agglomerato urbano, non decreta, per la sua importanza strategica, la scomparsa del Pastine. E così, nell’immediato dopoguerra, il Giovan Battista Pastine “rimette le ali” e diviene il più importante aeroporto della Nazione, con ruolo internazionale. Le compagnie aeree civili prendono, in larga parte, il posto dei velivoli militari, aprendo rotte commerciali in Europa e Oltreoceano, sotto gli occhi di quanti abitano a ridosso della recinzione aeroportuale, che partecipano all’ebbrezza di questo fenomeno nuovo, ammirando i possenti e lucenti quadrimotori che atterrano e decollano dalla pista. Alte personalità di Stato, Pontefici, divi del cinema, magnati dell’industria, campioni sportivi, si servono dello scalo ciampinese per i propri spostamenti, immortalati sulle scalette degli aerei. L’apertura del Leonardo Da Vinci, a Fiumicino, nel 1961, ridimensiona il ruolo civile del Pastine, che mantiene comunque tutta la sua valenza, grazie in particolare alla presenza di due prestigiosi Reparti dell’Aeronautica Militare: il 15° Stormo, per la ricerca ed il soccorso, ed il 31°, adibito al trasporto di personalità, unito a servizi di carattere sanitario ed umanitario. Parallelamente cresce l’abitato ed il paesotto di prima lascia il posto ad una cittadina che aspira all’autonomia amministrativa, quale Comune e non più frazione di Marino. Dalla metà degli anni ’70, con la costituzione della Aeroporti di Roma, per il Giovan Battista Pastine inizia una fase nuova, che riporta in primo piano l’Aviazione commerciale. Ciò avviene attraverso un Piano di Sviluppo articolato, con ammodernamenti e potenziamenti infrastrutturali. In contemporanea la città, che ormai conta oltre 30.000 abitanti, corona il sogno e diviene l’8064° Comune d’Italia. I tempi recenti vedono un’importante novità per lo scalo ciampinese: a far data 2013, con il “passaggio di consegne” da parte dei Militari, il Pastine assume lo stato giuridico di aeroporto civile e si avvia verso nuovi orizzonti. Questi primi 100 anni di vita dell’aeroporto, che si intrecciano strettamente con la nascita e lo sviluppo del centro urbano, costituendo con la città un binomio indissolubile, hanno scritto un racconto avvincente, colorato da tinte di varie sfumature. Un sentiero percorso ben oltre il territorio nazionale e che ha rappresentato un tratto fondamentale della vita della Nazione.

Testo dal sito: www.comunicareorganizzando.it