Le condizioni del verde pubblico di Roma – per fortuna una delle capitali più ricche di ville e giardini – sono storicamente critiche. La situazione, com’è evidente a romani e turisti, è drasticamente peggiorata negli ultimi mesi. Ogni spazio verde è praticamente i colto, sporco, abbandonato, per non dire della potatura degli alberi, peraltro pericolosi perché a rischio caduta. Il tracollo è una delle conseguenze dell’inchiesta “Mafia Capiatale”, perché, paradossalmente, il decoro urbano era affidato a cooperative legate alla rete malavitosa. Il Comune ha dovuto sospendere ben 58 bandi di gara. Ora, con qualche ritardo, cerca di correre ai ripari, lanciando un piano di emergenza. Nelle prossime settimane sarà avviata una task force anti incendi, che dovrebbe provvedere a una straordinaria pulizia delle aree verdi. Impegnati 100 volontari della Protezione Civile, oltre a 300 operatori del Servizio Giardini, 40 del Dipartimento manutenzione urbana del Comune, 65 dell’Ama, con la collaborazione di 10 aziende agricole: un esercito di mille operatori. Il rischio maggiore è naturalmente rappresentato dagli incendi. “Falceremo l’erba, poteremo gli alberi”, assicura il sindaco Marino, che chiede a tutti i cittadini di dare una mano: “Chi sa falciare l’erba si faccia avanti”. C’è solo da sperare che la task force funzioni. E anche, in verità, che romani e turisti siano più civili.