Il Movimento Professione Psicologo Italia, che conta
oltre 9000 giovani laureati in Psicologia, da mesi chiede che venga reso maggiormente efficiente l’ingresso nel mondo del lavoro per i dottori in psicologia, attraverso una riforma dell’esame di Stato per l’abilitazione professionale. Dopo aver manifestato a giugno nella maggiori piazze italiane
(Milano, Torino, Bologna, Padova, Firenze, Roma, Napoli, Pescara, Bari, Messina, Palermo, Catania) chiedendo a gran voce una riforma dell’esame, è stato ricevuto dal ministro dell’Università e della Ricerca ma “tuttavia, ancora oggi, a distanza di mesi da quell’incontro dove si era paventata l’occasione di istituire un tavolo di lavoro atto a tali riforme, siamo stati nuovamente messi in disparte – afferma il coordinatore del Movimento, Davide Pirrone -. L’esame
di Stato è un requisito imprescindibile per poter lavorare nel nostro ambito e il continuare a ignorare questa esigenza sta portando a problematiche per migliaia di giovani laureati che non potranno entrare nel mondo del lavoro”. Il
Movimento il 30 settembre, alle 14, tornerà a manifestare sotto la sede del Mur, a Roma, “così da far sentire nuovamente la nostra voce a chi fino a questo momento la sta continuando ad ignorare”.
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