Ci vuole un po’ di gusto del macabro per andare a Palazzo Pitti a visitare una mostra che, in realtà, macabra non vuole essere, bensì un omaggio alla scienza anatomica. La mostra, in corso fino al 18 ottobre, si intitola Le Cere vive. Le cere della Specola nelle immagini di Aurelio Amendola. La Specola di Firenze, come si sa, e’ una sezione del Museo di Storia Naturale. L’esposizione, a due secoli dalla morte, vuole ricordare il genio di Clemente Susini, autore delle centinaia di sculture anatomiche in cera a grandezza naturale, esemplari di mirabile precisione e verosimiglianza, conservati ancora oggi, appunto, ne La Specola. L’obiettivo di Aurelio Amendola, fotografo d’arte esperto nel ritrarre opere di scultura e pittura, si sofferma in particolare su due famose realizzazioni del ceroplasta fiorentino, vissuto fra il 1754 e il 1814: la Venere dei Medici, statua smontabile di donna, in cui il Susini coniuga la rappresentazione realistica dell’anatomia interna del corpo umano con la ricerca di una bellezza decadente e protoromantica, e lo Spellato, statua maschile giacente, la cui posizione semisdraiata ricorda quella delle statue michelangiolesche. L’esposizione nasce da un’idea di Ugo Pastorino, direttore della Chirurgia Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e di Giovanni Pratesi, direttore del Museo di Storia Naturale dell’Universita’ di Firenze.
Info: http://www.uffizi.firenze.it/musei/?m=palazzopitti
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