Home life style cinema In arrivo il Festival di Cannes, tante le pellicole: ecco le trame

In arrivo il Festival di Cannes, tante le pellicole: ecco le trame

2011

Si aprono le porte del Festival di Cannes. Questa volta sono sedici i film che dovranno scontrarsi con le pellicole italiane per ottenere l’ambita Palma d’oro. Paolo Sorrentino, Matteo Garrone e Nanni Moretti saranno in gara con un folto numero di autori francesi, pochi americani e tre pellicole asiatiche.
I Film
“Deephan, l’homme qui n’aimat plus la guerre”. Francia. Di Jacques Audiard racconta la storia di un combattente per la liberazione della patria fuggito dalla guerra civile in Sri Lanka. Con lui una donna, che finge di essere moglie e una figlia che non conosce, per ottenere più facilmente l’asilo politico.
L’uomo trova lavoro come portiere di un palazzo, ma deve fare i conti con gli istinti del guerriero risvegliati per proteggere la sua vera famiglia.    –
Valley of love (Francia) di Guillaume Nicloux con Isabelle Huppert e Gérard Depardieu sono due genitori che hanno perso il figlio sei mesi prima. Quest’ultimo ha lasciato loro una lettera in cui dà appuntamento nella Valle della Morte. Padre e madre, presi  da speranza, decidono di andarci.
La loi du marchè (Francia) di Stéphane Brizé  è una pellicola molto politicizzata. Vincent Lindon è infatti Thierry, 51 anni, un uomo che dopo 18 mesi di disoccupazione inizia un nuovo lavoro che lo porterà a rimettere in discussione la sua stessa morale.  Per conservare il suo posto d’agente di sicurezza deve spiare i suoi colleghi di lavoro.   –
Marguerite et Julien (Francia) di Valerie Donzelli. Dramma romantico. Si parla di incesto: una storia dell’amore proibito tra un fratello e una sorella, Julien e Marguerite de Ravalet, figli aristocratici del Signore di Tourlaville, legati sin da bambini da un profondo affetto.
Mon Roi (Francia) di Maiwenn parla di Tony: una donna ferita e travolta dalla passione. Ritrovatasi in centro di rieducazione dopo una caduta sugli sci. Dipendente dal personale medico, come dagli anti-dolorifici, ricorderà la storia tumultuosa avuta con Giorgio. Cast monstre: Vincent Cassel, Emmanuelle Bercot, Louis Garrel e Isild Le Besco.    –
Carol (Gran Bretagna – USA) di Todd Haynes. New York, anni ’50, due donne molto diverse,  una ragazza che lavora in un grande magazzino (Rooney Mara) e una donna ricca e infelicemente sposata (Cate Blanchett) cadranno vittime della passione; ma la condizione omosessuale è destinata ad essere ostacolata. Il film è tratto dal libro della Highsmith: The price of Salt.
The sea of trees (Usa) di Gus Van Sant. Entrando nella misteriosa Sea of Trees, meravigliosa foresta che cresce alla base del Monte Fuji, conosciuta come ‘foresta dei suicidi’, un uomo (Matthew McConaughey) ritrova se stesso attraverso l’incontro con un giapponese (Ken Watanabe).
Louder than bombs (Norvegia – Francia – Danimarca). Primo film in inglese dal norvegese Joachim Trier, con quattro star internazionali: Isabelle Huppert, Jesse Eisenberg, Gabriel Byrne e Amy Ryan. Una fotoreporter di guerra muore in un incidente d’auto; lascia un marito e due figli. Tre anni dopo, il maggiore torna a casa per una mostra delle fotografie della madre e scopre un inquietante segreto del suo passato.
Sicario (USA) di Denis Villeneuve (Prisoners, Enemy) Thriller: storia di un ufficiale di Tucson in viaggio con due mercenari oltre il confine messicano per rintracciare un signore della droga. Nei panni dell’agente FBI, Emily Blunt. Accanto a lei: Benicio Del Toro e Josh Brolin.
The lobster (Irlanda, Gran Bretagna, Francia, Grecia, Olanda) del greco Yorgos Lanthimos con Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux, Olivia Colman, Ariane Labed. Ambientato in un futuro dispotico, dove essere single è una colpa e una maledizione. Ogni persona, secondo le regole della Città, può finire agli arresti e ritrovarsi nell’Hotel. Qui deve trovare un compagno in 45 giorni. Se si fallisce: si viene trasformati in animali a scelta e liberati nel Bosco.    –
The assassin (Taiwan, Cina, Honk Kong, Francia) di Hou Hsiao-hsien. Prima incursione nel wuxia da parte del grande Hou Hsiao-hsien (Leone d’oro a Venezia per Città dolente). Protagonisti la coppia formata da Shu Qi e da Chang Chen.
Son of Saul (Ungheria). Prima pellicola per László Nemes. Viene raccontata la storia di Saul Auslander, prigioniero ungherese che lavora in uno dei forni crematori di Auschwitz.
Dopo aver scoperto il cadavere di un ragazzo che immagina essere di suo figlio, farà l’impossibile per salvare le spoglie e seppellirlo. Ma per farlo dovrà tradire i suoi compagni.
McBeth (Gran Bretagna) dell’australiano Justin Kurzel con Michael Fassbender e Marion Cotillard. Shakespeare in chiave gotica. Colonna sonora di Jed Kurzel.    –
Oour little sister (Giappone) di Hirokazu Koreeda. Tre sorelle vivono a Kamakura con la nonna. Un giorno ricevono la notizia del padre morto, scomparso da 15 anni dopo il divorzio con la madre. Al funerale, incontrano la sorellastra Suzu Asano. Lei ha 14 anni e nessuno che si può prendere cura di lei. Il film è basato sul manga Umimachi Diary.
Mountains may depart (Cina, Giappone, Francia) di Jia Zhangke membro di giuria nella sessione precedente. Il film racconta di Tao e Dong, giovane coppia innamorata. Tao lascia Dong, e sposa il proprietario di una miniera. Prima di morire Dong rivede Tao: lei è divorziata e suo figlio è esiliato in Australia. La storia passa poi al figlio di Tao nel 2025. L’unica parola in cinese che lui riesce a ricordare è il nome di sua madre.
Chronic (Messico) di Michel Franco, è la storia di un infermiere David (Tim Roth) che accompagna nella fase i malati terminali. David è meticoloso e devoto, ma quando i suoi pazienti muoiono fa fatica a ritrovare il monde ‘reale’, quello dei viventi in cui sembra non trovare posto.