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BIIT a Bologna un Festival di Resistenza

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Anche quest’anno “Batti Il Tuo Tempo”, il festival della zona universitaria ribelle e antagonista, troverà spazio tra Piazza Verdi e Via Zamboni.
Giunto alla settima edizione, porterà sul palco il prossimo 8 e 9 giugno più di quaranta ospiti. Mercoledì 8 giugno, dalle 17:30 in Piazza Verdi, si terrà la seconda edizione di Piazza Letteraria, un lungo happening durante il quale si alterneranno più di trenta tra scrittori, poeti, musicisti, attori e cantanti. Tutt’intorno saranno allestiti infoshop, banchetti di case editrici indipendenti e di alcune librerie bolognesi, sarà disponibile cibo biologico e piatti di cucina meticcia.
Giovedì 9 giungo, una giornata dedicata al fumettista Andre Pazienza (che quest’anno avrebbe compiuto 60 anni). Alle 13:00 pranzo sociale, a seguire torneo di biliardino e presentazione di due libri: “Vita da Paz! – Storia e storie di Andre Pazienza” di Franco Giubilei e “Biliardino” di Alessio Spataro. Per concludere serata musicale con BIG – Bolo Inner Ground (Lugi , Trix, Madkid, Katzuma, Moddi) .
Dopo tre giorni di resistenza all’ennesima calata leghista in città, tre giorni che consegnano una grande vittoria a chi abita piazza Verdi e Bologna con dei percorsi di lotta, continuano con più forza di prima le iniziative autogestite in zona universitaria. Da Piazza Verdi Barricata una promessa era stata fatta e vogliamo mantenerla: di questa zona deve decidere chi la abita.
In corso c’è una partita importante. Da una parte studenti e studentesse che da anni lottano per riprodurre qui una narrazione propria del reale, relazioni sociali libere, tolleranti e solidali, che dal basso e nell’organizzazione autonoma hanno trovato soluzione a problemi e bisogni. Dall’altra l’opportunismo o la sincera inimicizia delle istituzioni cittadine che, con costanza, trovano su queste strade la sponda o per reprimere istanze sociali emerse dalla povertà e dalla chiusura di spazi temporali e materiali in università, o il territorio storico dove mettere in pratica modifiche urbanistiche, dove reinventare flussi e composizione di chi attraversa questa parte di Bologna, con lo scopo tendenziale di estromettere quei soggetti sociali, loro sì territorializzati, che qui vivono, studiano o lavorano.